La Perla della Valbelluna: Feltre, città tutta da scoprire.

Feltre by night

Bella, incredibilmente bella, Feltre la Perla della Valbelluna è una piccola città dal cuore nobile, dove ventimila abitanti circa si spartiscono una serie innumerevole di bellezze architettoniche di rilievo e di stupende montagne, mozzafiato, distribuite sopra la statale 50 che ad Est, in direzione Belluno, varca il Piave e, ad Ovest guarda il Primiero e la Valsugana, in territorio trentino.

Una volta varcata la soglia della Porta Imperiale (detta anche Castaldi) ed imboccata la via Mezzaterra, che percorre in salita la città, è un continuo susseguirsi, di fronte ai nostri occhi, di case affrescate di origine cinquecentesca, fino a confluire nella splendida ed ariosa piazza Maggiore, immortalata, come di consueto, in maniera eccelsa, da uno scatto-capolavoro dell’Artista, Giuseppe Borsoi, allegato come elegante immagine-simbolo a questo articolo. Subito s’incontrano residenze nobiliari di prestigio, ovvero Palazzo Bellati, poi Palazzo Aldovini-Mezzanotte, contraddistinto dalla facciata decorata con affreschi, che illustrano scene epiche di battaglie con trionfi greci e romani. Quindi si svela in tutta la sua rigorosa imponenza Palazzo Cantoni, sede della Curia, decorato con affreschi cinquecenteschi, raffiguranti ambienti cavallereschi, infine il rinascimentale Palazzo Muffoni, con magnifici paesaggi.

Cuore artistico di sublime fascino della città è, senza dubbio, tale piazza Maggiore, che si offre ai nostri occhi alla fine di questo susseguirsi di palazzi, risalente come fondazione ad origini romane e strutturata su più livelli. Nella parte bassa della piazza si evidenzia il severo Palazzo Pretorio, affacciato sulla piazzetta delle Biade, da dove si erge il Palazzo della Ragione, sede municipale, costruito a metà del Cinquecento, con il portico attribuito ad Andrea Palladio e la Sala del Consiglio con tele di Giambattista Volpato. Assolutamente meritevole di una visita dettagliata, il superbo Teatro della Sena, ovvero della Scena, tornato all’antico splendore con un restauro filologico, dopo 77 anni dalla chiusura, avvenuta nel 1929: un gioiello di decorazioni e stucchi seicenteschi, noto anche per la sua raffinatezza con la definizione di “Piccola Fenice”, che vide il debutto nel 1729, con due originali commedie, di un promettente autore teatrale di Venezia, ovvero Carlo Goldoni.

Sulla piazza vera e propria spiccano i monumenti di due eminenti personalità della cultura, legati al centro valbellunese: di Vittorino Rambaldino, detto da Feltre, celebre educatore ed umanista anche presso la corte degli Estensi e di Panfilo Castaldi, famoso medico e tipografo, nel 1463. Poi compare la pittoresca fontana, risalente ai primi del Cinquecento e, a seguire il Palazzo Guarnieri: quest’ultimo, ricostruito da Giuseppe Segusino, architetto locale di talento, nella prima metà dell’Ottocento. Vicino a Palazzo Guarnieri è ubicata la piazzetta della Legna, all’angolo della quale, all’intersezione con via del Paradiso, si erge il Palazzo Tomitano, sede oggi della Biblioteca Civica. Al di sopra figura la chiesa di San Rocco e San Sebastiano, a destra della quale svetta la Torre dell’Orologio, appartenuta all’antico castello.

Oltre la piazza, percorrendo via Luzzo che scende a valle, non si può fare a meno di notare il Palazzo Banchieri, con la facciata impreziosita da pregevoli graffiti raffiguranti alcuni filosofi e, il Palazzo Pasole, sede dell’università, Facoltà di Lingue e letterature straniere. Più in là, continuando nella nostra capillare scoperta dei tesori cittadini, si trova Palazzo Villabruna, di origine rinascimentale, donato al Comune di Feltre nel 1903 da Antonietta Guarnieri del Covolo, con i preziosi arredi di casa e, che dal 1921, è divenuto Museo Civico, con una ricchissima quanto prestigiosa raccolta di mobili antichi e di quadri (conserva anche una “Resurrezione”, opera di Palma il Giovane). Più avanti, appena fuori di Porta Oria, non perdete una sosta d’obbligo per i vostri occhi e la vostra fame artistica alla chiesa di Ognissanti di epoca quattrocentesca, ma, in realtà, risalente al X secolo, attigua all’ex-convento degli Agostiniani, all’interno della quale viene custodita e, pochi lo sanno, una stupenda pala giovanile di Jacopo Tintoretto.

Ripartendo da piazza Maggiore e scendendo, nuovamente, verso largo Castaldi, per via Campo Giorgio, si arriva all’area archeologica (dagli anni Settanta, fonte inesuaribile di ritrovamenti di edifici medievali, disposti su varie stratificazioni), sovrastata dal sagrato della cattedrale di San Pietro. Di antichissima origine, come ben dimostra il suo campanile eretto nel 1392, conserva, nel suo interno, notevoli opere di Giambattista Volpato, di Pietro Marescalchi, il monumento funebre di Tullio Lombardo (lo stesso della fontana di piazza Maggiore) e quello del vescovo Villalta (risalente alla metà del Duecento). Nell’Archivio Capitolare è custodita una croce bizantina con scolpite, su 52 nicchie, alcune scene di particolare intensità del Nuovo Testamento. A fianco della cattedrale si può ammirare in tutta la sua beltà il Battistero, antico oratorio di San Lorenzo, edificato nel XV secolo, con un massiccio portale rinascimentale e all’interno il fonte battesimale del 1399.

Prima di lasciarvi a pianificare, nei minimi dettagli, una futura trasferta feltrina desidero segnalarvi, tra le chicche espositive, la Galleria d’Arte Moderna “Carlo Rizzarda”, situata nel Palazzo Cumano in via del Paradiso, la quale attualmente accoglie la collezione-dono della critica d’arte Liana Bortolon, oltre all’affascinante raccolta di ferri-battuti, all’ultimo piano, opera e proprietà del maestro feltrino, Carlo Rizzarda. Tra le manifestazioni locali di risonanza regionale e nazionale, citiamo il Palio della città di Feltre, che si snoda dalla centrale piazza Maggiore, lungo le borgate della cittadella, ogni anno, durante la prima domenica di Agosto e che vede, coinvolti nella disputa storica, i quattro quartieri principali, costitutivi il tessuto cittadino: Duomo, Castello, Porta Oria e Santo Stefano. Felice immersione artistico-culturale nell’aria feltrina! E fateci giungere su BeppeBlog i vostri appunti di viaggio più curiosi! Grazie! Vostra Elena P.

Per qualsiasi informazione inerente la città di Feltre, potete contattare il locale Ufficio Turistico in piazza Trento e Trieste, n°9, tel. 0439-2540, telefax. 0439-2839, oppure visitare il sito internet comunale, www.comune.feltre.bl.it.

Per le visite alla Galleria “Carlo Rizzarda”, potete mettervi in contatto con la segreteria, tel. 0439-89736.

2 commenti su “La Perla della Valbelluna: Feltre, città tutta da scoprire.”

  1. Eh già, questa Piccola ma Grande città è veramente affascinante, con qualsiasi tempo o luce il suo fascino resta intatto, per mia opinione personale, credo che non ci sia bisogno di andare lontano per vedere delle ” meraviglie” e Feltre ne è la dimostrazione, per chi non l’ha ancora visitata consiglio di farlo. Buona notte a tutti by Dany

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