Spettacolo musicale dedicato a Billie Holiday

Proseguono le serate “fra musica e parole”, organizzate dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche nei mesi estivi nel giardino della sua sede (via Cornarotta 7-9, Treviso). Martedì 26 giugno alle ore 21 il giardino della Fondazione ospiterà The strange fruit, uno spettacolo multimediale, a cura del “White Gardenia 5et”, che emozionerà parlando d’amore, segregazione, amicizie, tradimenti, droga, violenza e disperazione attraverso la storia di una donna: Eleonor Fagan in arte Billie Holiday, una delle più grandi cantanti jazz degli anni quaranta.

Con Valeria Bruniera (voce), Mauro Bordignon (sax tenore), Davide Michieletto (batteria), Dario Volpi (chitarra), Domenico Santaniello (contrabbasso). Testi di Anna Maria Dalla Valle.

L’idea dello spettacolo è nata da una lezione concerto organizzata da Mauro Bordignon e Valeria Bruniera per gli studenti del Collegio Vescovile Pio X di Treviso. Il tema della lezione era la storia di Billie Holiday. Raccontando la vita della cantante attraverso le sue canzoni venne affrontato l’argomento del razzismo e della segregazione razziale negli Stati Uniti, prendendo spunto da uno dei suoi brani più famosi: Strange fruit, una delle prime espressioni del movimento per i diritti civili degli afroamericani.
Da qui l’idea di realizzare un vero e proprio spettacolo multimediale con testi, musica e immagini. Grazie all’aiuto della scrittrice Anna Maria Dalla Valle sono stati aggiunti altri testi di forte impatto, scritti appositamente. Con i musicisti Dario Volpi, Domenico Santaniello e Davide Michieletto i brani più celebri della cantante sono stati arrangiati giocando sui colori e i ritmi, sulle parole recitate e cantate, restando in sintonia con le immagini che fanno da sfondo.

Gli appuntamenti nel giardino della Fondazione si concluderanno giovedì 5 luglio alle ore 21 con il concerto jazz del Claudio Fasoli Four.

Ingresso allo spettacolo del 26 giugno: intero 8 euro, ridotto 5 euro.
Giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7-9, Treviso.
In caso di pioggia l’evento si terrà nell’auditorium della Fondazione.
Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422.5121, www.fbsr.it.

Billie Holiday
(vero nome Eleonor Fagan) nacque nel 1915 nei sobborghi di Baltimora da genitori poco più che adolescenti. Conobbe fin da piccola gli aspetti più duri dell’esistenza come la povertà, gli abusi sessuali e il riformatorio. Trasferitasi con la madre a New York divenne prostituta adolescente finché fu assunta come cantante in un locale di Harlem dove aveva fatto un provino come ballerina. Ben presto si fece apprezzare come un’interprete di grande carisma, fino a diventare una delle più famose cantanti jazz mai esistite.

Il successo non le diede però la serenità. La sua pelle scura la portava in quell’epoca a subire umiliazioni razziali. Amori difficili e disperati la ridussero sul lastrico e la dipendenza dalla droga e dall’alcol la riportarono in prigione finché morì a soli quarantaquattro anni, piantonata dalla polizia. Nel 1939 Billie Holiday ebbe il merito e il coraggio di cantare una canzone di denuncia contro i linciaggi del Ku Klux Klan: Strange fruit, la canzone che divenne poi l’emblema della rivendicazione dei diritti degli afroamericani negli Stati Uniti.

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