Sul palco naturale di piazza XX Settembre a Pordenone, il 22 luglio alle 21.15 arriva il progetto artistico di Saba Anglana, adottato da Comune di Pordenone per l’Estate in Città, Folkest e Cooperativa Itaca. Nata a Mogadiscio, da mamma etiope e padre italiano, l’artista si occupa di tecniche di restauro, lavorando anche nell’ambito dell’editoria e della comunicazione.
Parallelamente si occupa di spettacolo, lavorando come attrice in produzioni teatrali e televisive, sviluppando progetti discografici in ambito internazionale. Il suo album di debutto “Jidka (The Line)”, ispirato al contatto tra le varie culture di cui Saba è figlia è uscito tra il 2007 e il 2008 in tutto il mondo per l’etichetta inglese World Music Network di Phil Stanton. Il disco, di cui è anche autrice, ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico e di critica tanto da comparire con i suoi brani in importanti raccolte di musica di cantanti del calibro di Sally Niolo e Miriam Makeba.
Tra il 2008 e il 2009 Saba ha portato in tutta Italia il suo concerto articolato tra canto e parola, musica e narrazione, accompagnata da una carismatica band internazionale: Martino Roberts (basso) Cheikh Fall (kora, djembè) Tatè Nsongan (chitarra, percussioni) affiancata eccezionalmente anche da Cesaria Evora. Di particolare interesse la ricerca condotta sugli stili musicali del Corno d’Africa, sia tradizionali che contemporanei, da cui è scaturito l’effervescente melting pot sonoro, di lingue e di culture che costituiscono l’album di Saba, “Biyo”, in somalo acqua, tema attorno al quale ruota tutto il progetto discografico. Dall’impegno sul tema dell’acqua è nata la collaborazione con Amref, di cui Saba è testimonial ufficiale, cosa che le ha permesso di raccogliere storie, lotte e sogni dei keniani, dai quali ha tratto testi e canzoni. Questo materiale è confluito nel nuovo Album (2012) “Life Changanyisha” (La vita ci mescola) che l’artista presenta a Pordenone. Cheikh Fall, Martino Roberts e Tatè Nsongan, tessono con l’artista note e parole, suoni e voci, lingue e linguaggi: dal somalo all’amarico, dallo swahili all’inglese creando un caleidoscopio in movimento.
Ingresso libero, in caso di maltempo si va al Deposito Giordani.
Clelia Delponte
Ufficio Stampa Estate in Città
Comune di Pordenone
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