Grande musica antica, a Treviso, nel mese di aprile, grazie a due imperdibili appuntamenti della stagione concertistica del progetto Musica antica in casa Cozzi, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e da almamusica433, che offriranno l’opportunità di incontrare, nella rinnovata chiesa di San Teonisto, alcuni tra i più grandi protagonisti del panorama internazionale.
Sabato 14 aprile alle ore 21, Zefiro Torna, uno dei più importanti gruppi di musica antica rinascimentale, premiato per le sue produzioni con il Diapason d’Or, proporrà un percorso nuovo e sorprendente dedicato alla musica antica scandinava.
Lunedì 16 aprile, sempre alle ore 21, sarà per la prima volta a Treviso Jordi Savall. Il grande virtuoso della viola da gamba presenterà un programma che mette in dialogo le tradizioni musicali armene, greche e sefardite con le musiche strumentali colte della corte ottomana del XVII secolo. I concerti saranno preceduti, alle ore 20.30, da una breve introduzione a cura del maestro Stefano Trevisi, direttore artistico della stagione.
Zefiro Torna proporrà il concerto De Fragilitate animi dedicato alle Piae Cantiones. Nel 1582, Jaakko Finno, direttore della Scuola della Cattedrale di Turku, e Petri, studente finlandese dell’Università di Rostock, pubblicano una collezione unica di inni latini per la Schola Aboensi (Latino per Turku). Questo libro, Piae Cantiones ecclesiasticae et scholasticae veterum episcoporum, contiene musica proveniente da un vasto ambito temporale e geografico. Gli inni, molti dei quali sono canzoni natalizie, sono raggruppati in base all’anno liturgico: Natale, Pasqua e Pentecoste. Le canzoni rimanenti parlano della precarietà della vita terrena, della condizione umana, della vita degli scolari, di soggetti biblici e del risveglio della natura in primavera.
Poche collezioni di musica del XVI secolo si sono così saldamente radicate nell’animo musicale contemporaneo come le Piae Cantiones in Finlandia. Sin dagli albori del romanticismo nazionale agli inizi del XX secolo, hanno occupato un ruolo centrale nel repertorio corale e da chiesa finlandese. La musica folk religiosa finlandese contiene anche variazioni sugli inni e i compositori hanno prodotto arrangiamenti delle canzoni, come ad esempio la Carminalia di Sibelius.
Per le Piae Cantiones, Zefiro Torna (Annelies Van Gramberen, soprano; Jowan Merckx, flauto, cornamusa; Liam Fennelly, violino; Frank Van Eycken, percussioni; Timo Väänänen, kantele; Jurgen De Bruyn, liuto, direzione artistica) sceglie strumenti del XV secolo, un soprano e un coro giovanile, composto da studenti e cantanti provenienti dal Conservatorio “A. Steffani”, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Benetton e l’istituto musicale di Castelfranco Veneto. Le tradizioni della musica folkloristica e di quella accademica si fondono grazie all’uso del kantele o del salterio finlandese.
Jordi Savall (vielle d’archet, ribeca e rebab), accompagnato da Dimitri Psonis (Oud, Santur e Saz) e Pedro Estevan (percussioni), condurrà in un viaggio insolito verso terre lontane. Protagonista del concerto è il principe Dimitrie Cantemir (1673-1723), vissuto a Istanbul tra Sei e Settecento, colto filosofo e letterato. Al crocevia tra i due continenti europeo e asiatico, Istanbul per gli ottomani, Costantinopoli per i bizantini, è già all’epoca di Cantemir un vero centro di riferimento della storia. Nonostante il ricordo e la presenza molto evidenti dell’antica Bisanzio, è diventata il vero cuore del mondo religioso e culturale musulmano. Miscela straordinaria di popoli e di religioni, essa attira sempre numerosi viaggiatori e artisti europei. Cantemir vi sbarca nel 1693, all’età di 20 anni, dapprima come ostaggio, poi come rappresentante diplomatico del padre, che governava la Moldavia. Diventa un famoso interprete di tanbur, sorta di liuto dal lungo manico, e anche un compositore molto apprezzato per il suo lavoro Kitâbu ‘Ilmi’l-Mûsîkî (Il Libro della Scienza della Musica) che dedica al sultano Ahmed III (1703-1730).
Questo è il contesto storico nel quale prende forma il progetto di Jordi Savall su Il Libro della Scienza della Musica. Un progetto nel quale vuole presentare le musiche strumentali “colte” della corte ottomana del XVII secolo, tratte dall’opera di Cantemir, in dialogo e alternanza con le musiche “tradizionali” del popolo, rappresentate qui da materiale di tradizione orale di musicisti armeni e da quello delle comunità sefardite, accolte, in seguito alla loro espulsione dal regno di Spagna, nelle città dell’impero ottomano come Istanbul o Smirne. Un concerto di straordinario fascino in cui l’antico dialogo tra storie, culture e religioni diverse può insegnarci qualcosa per il nostro oggi.
«Il Libro della Scienza della Musica che ci è servito come fonte storica di base per questo programma», racconta Jordi Savall «è un documento eccezionale sotto molti aspetti. Innanzitutto come fonte fondamentale di conoscenza della teoria, dello stile e delle forme musicali ottomane del XVII secolo, ma anche come una delle più interessanti testimonianze sulla vita musicale in uno dei più importanti paesi orientali. Questa raccolta di 355 composizioni (di cui 9 dello stesso Cantemir), scritte con un sistema di notazione musicale inventato dall’autore stesso, rappresenta la più importante collezione di musica strumentale ottomana dei secoli XVI e XVII che sia giunta fino ai nostri giorni».
Biglietti
Zefiro Torna: intero 25 euro, ridotto 20 euro (under 24, over 65, soci ASAC)
Jordi Savall: intero 30 euro, ridotto 25 euro
Speciale promozione
La Fondazione propone, per chi acquista entrambi i biglietti, un abbonamento a prezzo ridotto e in omaggio una visita guidata alla chiesa di San Teonisto (domenica 15 aprile, ore 11, prenotazione obbligatoria). Abbonamento intero 50 euro, ridotto 40 euro.
Acquista i biglietti o la promozione su www.liveticket.it
oppure in Fondazione Benetton, via Cornarotta 7, Treviso, (lun–ven ore 9/13, 14/18)
Sede dei concerti
Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31, Treviso.
Il percorso fra le geografie della musica antica, tema di questa quinta stagione concertistica del progetto Musica antica in casa Cozzi, si concluderà sabato 19 maggio con l’astrazione della Carta dell’Anima. Chi dice che la geografia sia solo fisica? Esiste una geografia dell’anima ed è quella che racconteranno sette grandi interpreti della musica antica europea raccolti intorno al famoso ensemble Stylus Phantasticus. Come di consueto, il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, si svolgerà l’ormai tradizionale festa conclusiva della stagione nel giardino di casa Luisa e Gaetano Cozzi, casa colonica immersa nella campagna di Zero Branco, alle porte di Treviso.
ZEFIRO TORNA
Sin dalla sua creazione nel 1996, l’ensemble vocale-strumentale di fama internazionale Zefiro Torna è conosciuto per le sue idee innovative e originali. Il gruppo, che lavora con eccellenti musicisti provenienti da tutta Europa e dà vita al patrimonio culturale del Medioevo, del Rinascimento e del Barocco in un modo unico, non si limita a un approccio puramente storico, ma lo combina con altre tradizioni musicali, nonché la letteratura, la scienza, la filosofia e le attuali espressioni artistiche nel campo delle arti figurative, del teatro e della danza. Ciò dà origine a concetti accattivanti e onnicomprensivi, dotati di una varietà di motivi simbolici o allegorici.
JORDI SAVALL
Jordi Savall è una personalità musicale tra le più polivalenti della sua generazione. Da più di cinquant’anni fa conoscere al mondo meraviglie musicali lasciate nell’oscurità, nell’indifferenza e nell’oblio. Egli scopre e interpreta queste musiche antiche, con la sua viola da gamba o come direttore. Le sue attività di concertista, insegnante, ricercatore e creatore di nuovi progetti, sia musicali, sia culturali, lo situano tra i principali attori del fenomeno della rivalutazione della musica storica. Ha fondato, con Montserrat Figueras, i complessi Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989), con i quali ha esplorato e creato un universo di emozioni e di bellezza che egli diffonde nel mondo intero per la felicità di milioni di amanti della musica. Nel corso della sua carriera, ha registrato e pubblicato più di 230 dischi nei repertori medievali, rinascimentali, barocchi e classici, con una particolare attenzione al patrimonio musicale ispanico e mediterraneo. Questo lavoro è stato ricompensato da numerosi premi, come diversi Midem Awards, degli International Classical Music Awards e un Grammy Award. I suoi programmi di concerto hanno saputo trasformare la musica in uno strumento di mediazione per l’intesa e la pace tra i popoli e le differenti culture, a volte in conflitto. Non è un caso quindi che, nel 2008, Jordi Savall sia stato nominato Ambasciatore dell’Unione Europea per un dialogo interculturale e, a fianco di Montserrat Figueras, “Artista per la Pace”, nell’ambito del programma “Ambasciatori di buona volontà” dell’UNESCO. La sua feconda carriera musicale è stata coronata da ricompense e distinzioni sia nazionali, sia internazionali, tra cui possiamo citare i titoli di Dottore honoris causa delle Università di Evora (Portogallo), Barcellona (Catalogna), Lovanio (Belgio) e Basilea (Svizzera). Ha anche ricevuto l’insegna di Cavaliere della Legione d’Onore della Repubblica Francese, il Premio Internazionale della Musica per la Pace, del Ministero della Cultura e delle Scienze della Bassa Sassonia, la Medalla d’Or del Governo Regionale della Catalogna e il prestigioso premio Léonie Sonning, considerato come il Premio Nobel per la musica. «Jordi Savall mette in evidenza una comune eredità culturale infinitamente varia. È un uomo per i nostri tempi» (The Guardian, 2011).