Concerto di fine anno con Odessa Philharmonic Orchestra

Conto alla rovescia per il Concerto di Fine Anno al Teatro Verdi, organizzato dal Centro Iniziative Culturali Pordenone con il sostegno della Ragione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Pordenone. Appuntamento lunedì 31 dicembre alle 16 al Teatro Verdi di Pordenone con la performance esclusiva di un’Orchestra che esprime la migliore tradizione musicale russa: l’Odessa Philharmonic Orchestra diretta da Hobart Earle e con AlexeyStadler al violoncello.

Il tradizionale Concerto di Fine Anno a Pordenone – con la direzione artistica di Franco Calabretto ed Eddi De Nadai – propone un programma che spazia fra pagine musicali di Tchaikovskij (Romeo e Giulietta, ouverture-fantasia; Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra), Johann Strauss (Accelerationen Walzer op.234, Egyptischer Marsch op.335, Wo die Zitronenblühen op.364 Walzer,Spanischer Marsch op.433, Im Krapfenwaldl op.336 Polka francese) e Josef Strauss (Auf Ferienreisen op.133 Polka schnell).

La Odessa Philharmonic Orchestra è stata fondata nel 1937 e per tutto il periodo sovietico ha eseguito regolarmente stagioni sinfoniche sotto direttori quali Nathan Rachlin, Yuri Temirkanov, Kurt Sanderling, ArvidJanson e MarissJanson. Nonostante il grande valore artistico dell’orchestra, a differenza di Mosca e San Pietroburgo, a Odessa non è stato mai permesso di viaggiare fuori dai confini.

Con l’indipendenza dell’Ucraina lo status dell’orchestra è cresciuto e nel gennaio del 1993, il governo ucraino ha assegnato formalmente il riconoscimento federale di Odessa Philharmonic Orchestra. Il nuovo status ha permesso all’orchestra un salto di qualità: sotto la guida del nuovo direttore musicale Hobart Earle è stata la prima orchestra ucraina ad attraversare l’Oceano Atlantico e l’Equatore. Negli anni dal 1992 al 1995 l’orchestra e Hobart Earle hanno partecipato a quindici tournèes all’estero in dodici diversi paesi, esibendosi in prestigiose sale da concerto come il Musikverein di Vienna, la Philharmonie di Colonia, la Beethovenhalle di Bonn, il Barbican Hall di Londra, l’Auditorium nazionale di Madrid, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo, Carnegie Hall di New York e il Kennedy Center di Washington, DDC, Orchestra Hall di Chicago, Davies Hall di San Francisco e l’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Clelia Delponte 3470349679

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.