Alla scoperta di Tridentum. La città sotterranea

Il centro storico di Trento conserva nel sottosuolo le tracce di Tridentum, la città fondata dai romani nel primo secolo a.C. e definita “splendidum municipium” dall’imperatore Claudio. Per saperne di più e per scoprire i luoghi più significativi in compagnia di un archeologo è possibile partecipare al ciclo di visite guidate “Alla scoperta di Tridentum.

La città sotterranea”, un itinerario archeologico nel cuore di Trento, dal S.A.S.S. alla Basilica Paleocristiana, sito recentemente arricchito da video con ricostruzioni 3D, postazioni multimediali e visori per la realtà virtuale immersiva.

Ecco gli appuntamenti in programma per l’autunno 2019:

13 e 27 settembre ore 15.30
11 e 25 ottobre ore 15.30

La quota di partecipazione è di 4 euro incluso l’ingresso ai siti archeologici. Ritrovo ore 15.30 presso il S.A.S.S. Partecipazione previa prenotazione tel. +39 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa.
L’itinerario è a cura dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento e del Museo Diocesano Tridentino.

Luogo simbolo di Tridentum, il S.A.S.S. custodisce i resti di un quartiere della città romana in un allestimento affascinante e suggestivo, esito degli scavi archeologici effettuati in occasione del restauro e dell’ampliamento del Teatro Sociale. L’ampia area è costituita da spazi ed edifici pubblici e privati: un lungo tratto del muro della cinta urbica, un esteso segmento di strada pavimentata con grandi lastre di pietra rossa locale, settori di case con pavimenti decorati con mosaici, stanze con sistemi di riscaldamento a pavimento, cortili, un pozzo perfettamente conservato e la bottega di un vetraio.

L’itinerario guidato prosegue con la visita alla Basilica Paleocristiana di S. Vigilio. Eretta all’esterno della cinta urbica, la Basilica deve la sua prima origine alla sepoltura, voluta dal vescovo Vigilio, dei tre missionari Sisinio, Martirio e Alessandro uccisi in Val di Non il 29 maggio del 397. Alla sua morte lo stesso Vigilio – patrono della diocesi di Trento – fu deposto a fianco dei tre santi. Da principio l’edificio rivestì il ruolo di basilica cimiteriale, ovvero di santuario con funzione eminentemente commemorativa. Tra il IX e il X secolo assunse il ruolo di chiesa cattedrale, in concomitanza con lo spostamento nelle immediate adiacenze del Palatium Episcopatus, residenza dei vescovi che, dal 1027, ottennero anche il potere temporale.

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