La Fondazione Benarte presenta “L’eredità di Caravaggio in Europa” (LE)

La Benarte inaugura la propria attività curando una interessante mostra “L’eredità di Caravaggio in Europa, dipinti del Seicento da collezioni private” dedicata alla raccolta di dipinti caravaggeschi rivenienti da alcune importanti collezioni, la selezione di alcuni dei dipinti esposti ha interessato lo studio di esperti della storia dell’arte da Mina Gregori, a Gianni Papi, Pierluigi Carofano, Nicola Spinosa.

La mostra ripropone nella rinascimentale Chiesa di San Sebastiano a Lecce, a pochi passi dal Duomo, la precedente esposizione curata da Raffaele De Giorgi tenutasi nel 2014 nel Castello di Conversano (Ba), mostra che ha riscosso grande successo di pubblico e critica, e che ora si rinnova arricchita da nuove acquisizioni di dipinti inediti. Notevoli opere che raccontano la portata rivoluzionaria della pittura del Merisi, scoperto dal giovane Roberto Longhi, il primo a intendere il segno che l’opera caravaggesca lasciò nel suo tempo, tanto da poter essere considerato il primo pittore dell’età moderna.

La visione ed i temi caravaggeschi, dalle scelte stilistiche a quelle meramente iconografiche, suggestionarono la pittura del suo tempo, influenzandola in alcuni casi più o meno consapevolmente, talora con brevi e rapidi accenni, talaltre con autentiche adesioni al verbo caravaggesco. Caravaggio segna, durante i suoi spostamenti prima e la sua fuga dopo, tra Roma, Napoli, Malta e Messina, un nuovo percorso pittorico e un nuovo modo di guardare che nasce dalla sua poetica di “diligente” adesione al vero, così come esso appare agli occhi dell’osservatore, come guardando attraverso una camera oscura nel fermare “un pezzo di realtà”.

Una realtà registrata così com’è, senza essere “edulcorata” o idealizzata, non può che mostrare i suoi lati oscuri, l’emergere delle ombre, mentre la luce, che cade quasi accidentalmente, assume nella teatralità del racconto caravaggesco un valore salvifico. Quelle tenebre che si addensano tra le passioni umane ci raccontano un’epoca, quella vissuta dal Merisi attraverso la sua opera che da quel momento in poi segnerà la pittura di artisti della penisola ma anche d’Oltralpe, qui Louis Finson, amico e collega di Caravaggio a Napoli, lui solo “autorizzato” da questi a copiare le sue opere, invia tali copie e di lì a poco il diffondersi della maniera caravaggesca in tutta Europa con la scuola di Utrecht, a segnare nuovi scenari nella pittura fiamminga e nordeuropea in genere.

Intanto durante il suo soggiorno italiano già un artista del calibro di Pieter Paul Rubens aveva colto il valore della pittura del Caravaggio nel segnalare al Gonzaga, Duca di Mantova, da acquisire per la sua collezione, la “scandalosa” Morte della Vergine rifiutata a Roma dai Carmelitani Scalzi. La mostra intende, quindi, illustrare come la nuova maniera del Merisi sia stata rivisitata, reinterpretata, talora semplicemente emulata dilagando dalla penisola in tutta Europa e che in questa mostra vediamo attraverso le opere di artisti come Orazio Gentileschi, Antiveduto Grammatica, Carlo Bononi, Bartolomeo Mendozzi (Maestro dell’Incredulità di San Tommaso), Giuseppe Vermiglio, Battistello Caracciolo, Francesco Fracanzano, Paolo Guidotti, Agostino Scilla, Pietro Novelli il Monrealese, Jacobus Morelse, Louis Finson, Trophine Bigot, Gerard Seeghers, Valentine de Boulogne, Claude Vignon, Van Der Heist, Joachim Von Sandrart, Jacob Jordaens, Matthias Stomer, Carl Loth.

L’eredità di Caravaggio in Europa. Dipinti del ‘600 in collezioni private
Dal 02 luglio al 12 settembre 2021
ARTE ANTICA
Location
FONDAZIONE PALMIERI – CHIESA DI SAN SEBASTIANO
Lecce, Vico Dei Sotterranei, 26, (Lecce)
Biglietti
Intero € 8, ridotto € 5
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 10.09-22.00
Vernissage
2 luglio 2021, 17.00, su invito
Sito web

Società


Editore
Libroco Italia Srl
Ufficio stampa
Benarte Srl
Autore
Battistello Caraciolo
Matthias Stomer
Jacob Jordaens
Louis Finson
Trophime Bigot
Claude Vignon
Carl Loth
Giuseppe Vermiglio
Curatore
Luciano Treggiari
Raffaele De Giorgi
Autore testo critico
Raffaele De Giorgi
Produzione organizzazione
Benarte Srl
Patrocini
Università del Salento
Comune di Lecce

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