«L’innovazione tecnologica ci appartiene, è frutto del progresso dell’umanità, come ai tempi della Rivoluzione industriale ci appartenevano i mezzi di produzione. E, come allora, bisogna riconquistarli, strapparli dalle mani dei tecnocapitalisti per metterli al servizio del bene comune.»
All’alba della rivoluzione digitale, Internet doveva essere il “grande equalizzatore”, una forza democratica globale. Invece, con i soldi stampati elettronicamente per salvare le banche nel 2008, Wall Street ha finanziato un nuovo tipo di capitalisti seriali, i Tecnotitani, che hanno sequestrato l’innovazione tecnologica, privando i lavoratori dei loro diritti e arricchendosi al di là di ogni più fervida immaginazione – alcuni sono diventati i Baroni dello Spazio, e sfruttano le nuove frontiere per ottenere risorse preziose: i nostri dati. Poi è arrivata la gig-economy, un altro presunto equalizzatore digitale, dove “ognuno era il proprio capo”, ma era solo un’altra illusione.
Annoverata tra i massimi esperti di terrorismo mondiale, Loretta Napoleoni ha collaborato con diversi governi e forze di sicurezza, tra cui la Homeland Security statunitense, l’esercito turco, la NATO ed ha presieduto il gruppo sul finanziamento del terrorismo per il Club de Madrid; in questo suo nuovo libro denuncia l’abuso delle nostre vite per mano dei Tecnotitani e suggerisce come riprendere il controllo dell’innovazione tecnologica.
Loretta Napoleoni vive a Londra ed è economista e saggista di fama internazionale. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: ISIS. Lo Stato del terrore (Feltrinelli, 2016); Kim Jongun. Il nemico necessario (Rizzoli, 2019); Sul filo di lana (Mondadori, 2020).
I suoi libri sono tradotti in ventuno lingue.
Dal 2 maggio in libreria
Ufficio Stampa Meltemi
Clarissa Greta Gibella
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