TERRA DI RELAZIONI – un film degli studenti dell’IC Villorba Povegliano

È quasi pronto al debutto Terra di relazioni, il film realizzato dai ragazzi e dalle ragazze dell’Istituto Comprensivo Villorba Povegliano, che sarà proiettato per la prima volta giovedì 29 maggio alle 18.30 al Cinema Edera di Treviso.

“Terra di relazioni” non è, però, solo un film di 60’, ma l’esito più tangibile di un progetto scolastico dedicato all’educazione audiovisiva, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ed è anche il frutto di una sinergica collaborazione tra l’Istituto Comprensivo Villorba Povegliano e l’Istituto Comprensivo Casteller di Paese, coordinata dal prof. Matteo Marconi, che ha portato all’ammissione al finanziamento ministeriale del progetto: “Terra di relazioni: un viaggio interconnesso dalla biodiversità vegetale a quella umana”.

Nella fase iniziale sono stati coinvolti circa 800 studenti degli istituti di Lancenigo, Villorba, Povegliano, Paese e Postioma, che, con la guida di registi di chiara fama come Marco Schiavon e Marco Zuin, hanno affrontato lezioni su temi ecologici e sociali, la visione di 3 film documentari e all’incontro con due dei loro registi, nonché una formazione di base sul linguaggio audiovisivo.

Sono stati poi una ventina i ragazzi e le ragazze che hanno lavorato al film ora in uscita, partendo dall’osservazione della biodiversità nel bosco della Storga e che sono poi passati alla scoperta dei prodotti locali di Alternativa Ambiente, cooperativa sociale di Vascon di Carbonera, e, soprattutto, delle persone che li coltivano. Gli studenti hanno avuto così l’opportunità di interagire con persone fragili, con disabilità o che stanno vivendo momenti difficili, così come con ex detenuti: tutti incontri nei quali il dialogo e l’ascolto sono diventati strumenti fondamentali quanto la telecamera e il microfono, mentre i registi-tutor sono diventati compagni di viaggio in un percorso che trascende il semplice insegnamento.

Tre troupe operative, ciascuna sotto la direzione di uno studente designato come regista e sotto la supervisione dei registi-tutor Schiavon e Zuin, cui si è aggiunto il regista Francesco Montagner, si sono messe all’opera per raccontare il lavoro, gli svantaggi sociali e fisici e il rapporto con la natura. Il risultato è un documentario autentico ed essenziale, realizzato con un approccio semplice ma profondo, dove studenti e studentesse, forse per la prima volta, si sono avvicinati in modo concreto alla terra, al lavoro e alle persone.

«Il punto non è tanto cosa hanno visto, ma come lo hanno guardato», sottolineano Marco Schiavon e Marco Zuin. «I ragazzi hanno scoperto che la relazione non è una questione di ruoli o di potere — non è “io ti insegno e tu impari” — ma un modo per coesistere. Per riconoscere il valore delle persone non in base a quanto producono, ma a quanto si sentono coinvolte, a quanto si sentono parte di qualcosa. Ci raccontano che la terra non fa crescere solo piante. Fa crescere anche le persone. Rigenera legami. Trasforma il lavoro e la fatica in un’occasione per cambiare, per sentirsi utili, per sentirsi vivi. Semplicità, in fondo, è saper vedere ciò che spesso si dà per scontato: la terra, il lavoro, gli altri. E dare a tutto questo il tempo che merita».

Dalle note di regia di Marco Schiavon e Marco Zuin

“Terra di relazioni” è un documentario realizzato da studenti e studentesse delle scuole medie che, attraverso un percorso educativo e creativo, hanno incontrato la terra, il lavoro e le persone. Non hanno solo osservato una realtà nuova, ma l’hanno guardata in profondità, restituendo uno sguardo autentico e coinvolto. Grazie alla cooperativa che li ha accolti, hanno scoperto che la terra non fa crescere solo piante, ma anche legami. Che il lavoro può essere un’occasione per cambiare, per sentirsi parte di qualcosa. Hanno incontrato persone spesso lasciate ai margini e hanno costruito, con il tempo, una relazione fondata sull’ascolto e sul rispetto reciproco.

Il film è semplice, ma essenziale. Non cerca effetti, ma verità. Le persone riprese non parlano alla macchina da presa: parlano ai ragazzi. E quindi, anche a noi, pubblico. Semplicità, qui, significa guardare davvero. E dare valore alla terra, al lavoro, agli altri.

I registi-tutor

Marco Schiavon nasce a Treviso nel 1993. Laureato in Economia a Bologna, dal 2016 si forma in Cinema Documentario in Portogallo, dove vive e lavora per anni. Il suo primo film Água Nas Guelras, viene presentato in più di 20 festival internazionali, e premiato in Italia al PerSo Film Festival di Perugia e all’Edera Film Festival di Treviso. Dall’integrazione di questo lavoro in percorsi formativi e didattici in Portogallo e Italia, nasce l’esperienza di formatore. Il suo primo lungometraggio documentario, Bratstvo – La Fratellanza, è ora in sviluppo.

Marco Zuin è filmmaker, autore e formatore. Ha realizzato documentari a tema sociale per ONG, fondazioni e onlus, presentati in festival, rassegne ed eventi culturali in Italia e all’estero. Parallelamente all’attività di produzione audiovisiva, da anni conduce progetti e percorsi didattici sul linguaggio cinematografico, collaborando con scuole primarie e secondarie, credendo nel ruolo formativo e di crescita che il cinema può offrire alle giovani generazioni per formare spettatori e cittadini consapevoli.

Francesco Montagner è regista e docente di regia. Animata resistenza, il suo primo documentario lungometraggio, è presentato e premiato alla 71ª Mostra Internazionale di Venezia. Brotherhood, sua seconda opera, vince il Pardo d’oro Cineasti del Presente al 74° Locarno Film Festival ed è presentato in più di 40 festival internazionali. È professore alla FAMU International di Praga, docente di regia alla CISA di Locarno e alla rinomata EICTV di Cuba.

FOTO ALLEGATA: Un momento delle riprese negli orti di Alternativa Ambiente.

INFO: marina@marinagrasso.com

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