Storia e attualità del rugby un nuovo libro della Fondazione Benetton

Esce in libreria Storia e attualità del rugby nel contesto veneto e internazionale, il nuovo volume della Fondazione Benetton Studi Ricerche, pubblicato nella collana editoriale “Ludica”, serie “Minima”, dedicata alla storia del gioco e dello sport, e diretta da Gherardo Ortalli e Alessandra Rizzi, e realizzata come coedizione con Viella.

Il libro, nel nuovo e agile formato che caratterizza la serie “Minima”, affronta a più voci il mondo del rugby a Treviso e nel Veneto, nel contesto italiano e internazionale, non solo come fenomeno ludico-sportivo ma anche storico, sociale, antropologico. Il tutto rivolgendosi a un pubblico ampio di appassionati, interessati, curiosi.

Oltre ai contributi dei due curatori, il giornalista Andrea Passerini, Breve viaggio nel rugby trevigiano, e lo studioso Andrea Rinaldo, Pensiero veloce e selezione naturale: ecologia del rugby, le 68 pagine, illustrate, propongono anche un robusto saggio dello storico Gherardo Ortalli (principale responsabile scientifico di tutte le iniziative che la Fondazione Benetton dedica alla storia della ludicità dall’inizio degli anni novanta), dal titolo Giochi di battaglia e processi di civilizzazione: la lunga storia del rugby, e una riflessione di Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova, Tra forza e violenza, alla quale segue un pezzo dei giornalisti, da sempre esperti di rugby, Gianluca Barca e Luciano Ravagnani, sull’Evoluzione del rugby veneto, italiano e globale.

Il libro guarda al rugby, come dichiara il titolo, oscillando tra storia e attualità. Vale anche per il rugby la constatazione che l’antica logica, in particolare rinascimentale, del gioco inteso come occasione per misurare le virtù e i valori del “gentiluomo” non è un principio di riferimento, come non lo sono, per gli sport in generale, altre condizioni ludiche in senso proprio: il non creare né beni né ricchezza, ma solo spostamenti di proprietà nella cerchia dei giocatori, non è applicabile al professionismo sportivo, e questo, di fatto, fin dai giochi olimpici dell’antica Grecia. Nel Veneto la logica del campanile è il motore della crescita del rugby italiano in generale, con rivalità fra città vicine ma di estrazione sociale e matrice culturale diverse, in competizione da secoli, si pensi a Venezia contro i Carraresi, gli Scaligeri, gli Ezzelini… ma non contro Treviso, fedelissima. E molto muove dalle radici anomale del rugby italiano, forti ma circoscritte, e poco salde nelle grandi città italiane e molto più forti nelle piccole.
Il libro esce dopo la celebrazione dei novant’anni di rugby a Treviso, che hanno scandito il Novecento proiettandosi però nelle nuove dimensioni di questo sport, nella consapevolezza che i recenti risultati sportivi del rugby italiano autorizzano all’ottimismo.

Storia e attualità del rugby nel contesto veneto e internazionale
a cura di Andrea Passerini e Andrea Rinaldo
Fondazione Benetton Studi Ricerche-Viella, Treviso-Roma 2025
Prezzo di copertina 16 euro, 68 pagine, 15 illustrazioni a colori e 7 in bianco e nero
ISBN 979-125469-389-6

Indice del volume
Prefazione di Andrea Passerini e Andrea Rinaldo
Gherardo Ortalli, Giochi di battaglia e processi di civilizzazione: la lunga storia del rugby
Umberto Curi, Tra forza e violenza
Gianluca Barca e Luciano Ravagnani, Evoluzione del rugby veneto, italiano e globale
Andrea Rinaldo, Pensiero veloce e selezione naturale: ecologia del rugby
Andrea Passerini, Breve viaggio nel rugby trevigiano
Referenze sugli autori
Referenze sulle illustrazioni
Indice dei nomi e dei luoghi

Per maggiori informazioni:
Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, pubblicazioni@fbsr.it, www.fbsr.it

Referenze sugli autori

Gianluca Barca,
giornalista, ha lavorato per Telemontecarlo, La7, Sky e oggi è uno dei telecronisti del Guinness Pro14 su Dazn. A cavallo degli anni ottanta e novanta è stato inviato ai mondiali di sci alpino e sci nordico, ai giochi olimpici invernali del 1988 e del 1994, ai mondiali di atletica del 1987 e a quelli di calcio di Italia ‘90. Al seguito della palla ovale è stato ai mondiali del 1999 in Inghilterra e in Galles, a quelli del 2003 in Australia, del 2007 in Francia e del 2015 in Inghilterra, e da più di vent’anni segue il campionato di rugby e la nazionale per il «Giornale di Brescia». Con un gruppo di altri colleghi nel 2007 ha fondato il mensile «All Rugby» di cui è il direttore, e nel 2008 ha curato il volume La sesta nazione, per celebrare gli ottant’anni della Federazione Italiana Rugby. Da freelance ha scritto su vari quotidiani e periodici, in Italia e all’estero.

Umberto Curi,
professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova. Visiting Professor presso le università di Los Angeles (1977) e di Boston (1984), ha tenuto lezioni e conferenze presso le università di Barcellona, Belgrado, Bergen, Berlino, Buenos Aires, Cambridge (MA), Cordova, Lima, Lugano, Madrid, Oslo, Parigi (La Sorbonne), Rio de Janeiro, San Paolo, Siviglia, Vancouver, Vienna, Zagabria. Ha pubblicato circa quaranta volumi. Ha sempre praticato attività sportive e, a livello agonistico, è risultato quarto ai campionati italiani di nuoto nella specialità dei 50 dorso e ha giocato nella serie C della pallacanestro con il Chieti Basket. Attualmente, è classificato 4.3 nelle graduatorie della Federazione Italiana Tennis.

Gherardo Ortalli,
professore emerito di Storia medievale, ha svolto la normale attività scientifica e didattica in diverse istituzioni non soltanto italiane, e presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha avviato il primo corso universitario di Storia sociale del gioco e del tempo libero. È direttore della rivista internazionale «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco» (che esce dal 1995) e dell’omonima collana di volumi “Ludica”, che fanno della Fondazione Benetton Studi Ricerche un importante riferimento sul piano internazionale per gli studi di alto livello nel settore specifico.

Andrea Passerini,
trevigiano, laureato in Lettere, già insegnante, e cronista de «La Tribuna di Treviso» e dei quotidiani veneti del gruppo NEM, già GEDI. Da oltre quarant’anni scrive di rugby, delle squadre trevigiane e degli ambienti di questa disciplina nella Marca; ma ha seguito anche la nazionale per oltre trent’anni in tutto il mondo, scrivendone anche su «La Repubblica», nell’evoluzione dal dilettantismo al professionismo. Ha rifondato con alcuni colleghi la rivista «All Rugby». Ha curato un volume di storia del rugby trevigiano, distribuito con «La Tribuna di Treviso», e collaborato con Elvis Lucchese per La finta di Ivan, libro dedicato allo scomparso campione Ivan Francescato. Sul rugby ha partecipato a numerosi incontri e conferenze, incentrando la sua attenzione sui risvolti sociali e comunitari di questo sport, in particolare nel territorio trevigiano e veneto.

Luciano Ravagnani,
rodigino, giornalista professionista, caposervizio e inviato speciale de «Il Gazzettino», con più di sessant’anni di militanza nel mondo del rugby scritto, ha “scoperto” la nazionale a dieci anni e da allora ne ha seguito le sorti in giro per il mondo, a confronto con le scuole e – soprattutto – le culture più diverse. Fondatore di «All Rugby» prima versione (1977), direttore de «Il Mondo del Rugby» (1991) e de «La Meta Magazine» (2001), ha dato alle stampe annuari e alcuni libri di rugby, fra i quali La storia del rugby mondiale dalle origini, Azzurro nel Sud Pacifico, Una città in mischia e il pamphlet Ero lì. Per il ciclismo – passione primaria – ha seguito Giri, mondiali, classiche e Tour. È stato inviato anche a Olimpiadi e mondiali di atletica.

Andrea Rinaldo,
professore ordinario di Costruzioni idrauliche nell’Università di Padova e direttore del Laboratorio di Ecoidrologia dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna, e socio della National Academy of Sciences americana, dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, di cui è attualmente presidente. Azzurro del rugby n. 326 (4 caps), tre volte campione d’Italia con il Petrarca rugby di cui è stato presidente, è membro del Board e del Comitato esecutivo dell’European Professional Club Rugby e dirigente nazionale della Federazione Italiana Rugby. Su questi temi ha pubblicato Del rugby. Verso una ecologia della palla ovale (Marsilio, 2017).

La collana editoriale della Fondazione Benetton “Ludica”, diretta da Gherardo Ortalli e Alessandra Rizzi, intende dare spazio a contributi di particolare ampiezza, significato e densità nel campo della storia del gioco, del tempo libero, della festa; contributi che nascono per lo più dai risultati di ricerche direttamente promosse e coordinate dalla Fondazione Benetton. Il suo obiettivo è l’indagine sul ruolo della ludicità nei diversi contesti, partendo dal presupposto che la componente “gioco” è insopprimibile nella vicenda storica e riemerge persino nelle congiunture più difficili e impreviste. La nuova serie “Minima”, dedicata a testi agili e leggeri, brevi raccolte, o a specifici documenti, che per il loro carattere meritino di essere valorizzati, a oltre trent’anni dai primi impegni della Fondazione in materia di ludicità, affianca alle solide esperienze della rivista «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco» e ai classici volumi di studi dell’omonima collana, uno strumento editoriale utile a diffondere ulteriormente la ricerca nel campo della cultura ludica.

Nel progetto editoriale dedicato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche alla ludicità, la rivista scientifica internazionale «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco» (Fondazione Benetton Studi Ricerche-Viella), una delle prime riviste in Europa, e oggi l’unica, a occuparsi di storia del gioco, è giunta nel 2024 al suo trentesimo volume, con una sezione monografica dedicata al tema Tra pace e guerra: gioco e diplomazia. In un contesto geopolitico globale oggi più che mai complesso, «Ludica» 30 propone una riflessione su gioco e sport come strumenti di pace. Mezzi o espedienti per aprire (o tentare di aprire) il campo alla diplomazia, offrendo la possibilità di un momento di sospensione di guerre e rivalità, un terreno d’incontro e di confronto, nella storia antica, moderna e contemporanea.

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