Nel centenario della nascita di Giovanni Spadolini (Firenze, 21 giugno 1925 – Roma, 4 agosto 1994), esce oggi in libreria per Rubbettino il volume “Giovanni Spadolini. L’ultimo politico risorgimentale”, firmato da Federico Bini e Giancarlo Mazzuca. Con la prefazione di Lamberto Dini, il libro offre una ricostruzione intensa e documentata della vita di uno dei protagonisti più originali della Repubblica italiana.
Spadolini fu il primo Presidente del Consiglio non democristiano della storia repubblicana, incarico che assunse nel 1981, in un momento segnato da gravi emergenze economiche, morali e istituzionali. Ma fu anche molto di più: storico, direttore del «Resto del Carlino» e del «Corriere della Sera», Ministro della Cultura, della Difesa, Presidente del Senato, senatore a vita, e soprattutto testimone esemplare del nesso tra cultura e politica.
Nella prefazione, Lamberto Dini lo definisce un interprete fondamentale del cammino liberaldemocratico italiano:
«insieme a Luigi Einaudi, Spadolini è stato lo statista che ha rappresentato il più felice matrimonio tra politica e cultura della storia repubblicana. Con una differenza fondamentale, però. Mentre Einaudi aveva svolto le funzioni istituzionali da un ruolo super partes nonostante il suo impegno nel Partito liberale, Spadolini ha saputo portare il sangue della cultura anche nelle differenti funzioni di governo svolte. Tanto con il suo esordio come ministro dei Beni culturali (in cui ha varato la legge istituiva di quel ministero), quanto come ministro della Pubblica istruzione, presidente del Consiglio, ministro della Difesa e presidente del Senato».
Il libro è un omaggio appassionato e documentato a una delle figure più originali e complesse della storia italiana del Novecento. Gli autori ricostruiscono con rigore, ma anche con partecipazione, la vita di Spadolini: intellettuale raffinato, storico rigoroso, giornalista di razza, uomo delle istituzioni. E, soprattutto, politico animato da un profondo senso dello Stato e da una visione laica e risorgimentale della Repubblica.
Spadolini viene descritto come un uomo che, fin da giovanissimo, si appassiona alla storia e alla cultura. Cresciuto in un ambiente borghese fiorentino, in una casa piena di libri e dibattiti, si forma leggendo Piero Gobetti, il suo grande maestro ideale, e scrivendo fin da ragazzo articoli e saggi di taglio storico-politico. L’incontro con Gobetti, pur solo letterario, segna tutta la sua vita: Gobetti diventa per Spadolini un punto di riferimento morale e culturale, il simbolo di un’Italia diversa, civile e rigorosa, profondamente libera.
Da questo retroterra nasce la sua carriera giornalistica, che lo vede prima collaboratore de Il Mondo di Mario Pannunzio, poi direttore di due grandi quotidiani italiani: «Il Resto del Carlino» e soprattutto «Il Corriere della Sera». Spadolini è ricordato come un giornalista colto e intransigente, capace di trasformare le redazioni in fucine di pensiero e di discussione civile, sempre attento al legame tra cultura e politica.
La seconda parte della sua vita è segnata invece dall’impegno politico: aderisce al Partito Repubblicano Italiano, diventa senatore, ministro dei Beni culturali e dell’Istruzione, fino a diventare nel 1981 il primo presidente del Consiglio non democristiano della storia repubblicana. In quell’occasione, affronta sfide complesse – dal terrorismo alla crisi economica – cercando sempre di tenere alta la bandiera della moralità pubblica e del rispetto delle istituzioni.
Spadolini è descritto come un uomo austero, a volte vanitoso ma profondamente serio, fiero della sua indipendenza e della sua passione per l’Italia. Non a caso, il libro lo definisce “l’ultimo politico risorgimentale”, a indicare il legame ideale che egli ha sempre mantenuto con gli uomini che fecero l’Italia unita: da Cavour a Mazzini, da Giolitti a La Malfa, passando per D’Azeglio, Einaudi e Croce. Non fu mai solo un tecnico o un amministratore, ma un politico nel senso più alto, uno statista capace di coniugare cultura, rigore morale e senso delle istituzioni.
Il racconto si chiude con gli ultimi anni della sua vita, segnati dal suo ruolo di senatore a vita e presidente del Senato, fino alla mancata elezione a Presidente della Repubblica, che avrebbe potuto rappresentare il coronamento della sua carriera. Rimane però il ricordo di una figura che ha saputo unire, come pochi altri, la dimensione intellettuale a quella politica, l’amore per i libri a quello per la patria.
Attraverso aneddoti, testimonianze e una narrazione scorrevole, il libro ci restituisce non solo il ritratto di un uomo, ma anche quello di un’Italia che forse oggi ci appare lontana, ma che può ancora insegnarci qualcosa: un’Italia della cultura, del rigore, del servizio pubblico e del patriottismo senza retorica. Una “certa idea d’Italia”, per usare le parole stesse di Spadolini, che merita di essere ricordata e, magari, riscoperta.
«Giovanni Spadolini. L’ultimo politico risorgimentale» non è solo una biografia, ma anche un viaggio nella storia della Repubblica attraverso una figura che ha saputo incarnare un’idea alta e civile di Italia. Una lettura che oggi, nel pieno del dibattito sul futuro della democrazia e delle istituzioni, appare quanto mai necessaria.
Giancarlo Mazzuca (Forlì 1948) è stato inviato speciale del «Corriere della Sera», caporedattore de «Il Giornale», vicedirettore di Indro Montanelli alla «Voce». Direttore del «QN-Il Resto del Carlino» dal 2002 al 2008 e (due volte) de «Il Giorno» nel 2004 e poi dal 2013 al 2016. È stato inoltre parlamentare del Popolo della Libertà nella legislatura 2008-2013.
Federico Bini, liberale e un po’ conservatore, si definisce “straborghese e cultore dell’Italia di provincia”. Collabora con “il Giornale” e “ilGiornale.it”. È stato capo staff dei sindaci di Bagni di Lucca e Lucca e autore di numerosi libri in ambito storico e politico.
«Giovanni Spadolini. L’ultimo politico risorgimentale»
Esce oggi in libreria per Rubbettino la biografia del grande statista firmata da Federico Bini e Giancarlo Mazzuca
Federico Bini, Giancarlo Mazzuca, Giovanni Spadolini. L’ultimo politico risorgimentale, Rubbettino, pp. 198, € 16,00
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