Nel cuore delle colline del Prosecco Superiore DOCG, patrimonio UNESCO, c’è un luogo che non si limita ad essere visitato, ma si vive con tutti e cinque i sensi. Qui i formaggi raccontano storie antiche di mani sapienti e di carrettini che trasportavano il latte tra i borghi e le campagne del Trevigiano. Un vero e proprio viaggio nel gusto che si conclude con la degustazione di pezzi rari e straordinari. È il Museo Premiata Latteria Perenzin, con sede all’interno di PER Bottega & Cheese Bar, a Bagnolo di San Pietro di Feletto (Treviso). Ma il cuore pulsante del museo è il Caveau dei Formaggi Riserva Speciale.
È qui che Emanuela Perenzin, custode e anima della storica latteria, conserva la sua collezione privata di formaggi. Alcune centinaia di forme rare, introvabili, vincitrici di premi internazionali o creazioni sperimentali mai più replicate. A volte, se il momento è giusto, Emanuela apre una delle sue forme leggendarie, e allora l’esperienza diventa irripetibile. Tra le sue eccellenze si annoverano il San Pietro in Cera d’Api 2019, il Capra Traminer 2019, l’Anniversary Bianco 2018 – vincitore dell’Italian Cheese Awards 2019 – oltre ai San Pietro in Cera d’Api 2016 e 2015, quest’ultimo insignito del titolo di Miglior Formaggio d’Europa 2015.
Ma il segreto di tanta eccellenza parte da molto più lontano: dal latte prodotto da animali che pascolano liberi all’aperto, che vivono in stalle spaziose e luminose, dove possono muoversi con tranquillità e dignità. Un latte unico, ottenuto da “Capre Felici”, il marchio di garanzia della Latteria Perenzin. Il benessere animale qui non è uno slogan, ma una scelta etica e qualitativa: perché un formaggio eccellente nasce solo da animali sereni e in salute. E tutto questo è distribuito nei migliori negozi bio d’Italia, dove la qualità si riconosce prima ancora di essere assaggiata.
La visita al museo è un tuffo negli oltre 125 anni di storia della famiglia Perenzin, dai tempi del nonno Angelo Valentino – che nel 1933 vinceva l’oro a Bruxelles per il suo burro speciale – fino ai trionfi recenti nei più prestigiosi concorsi caseari del mondo. All’interno si possono ammirare cimeli unici come le zangole in vetro, uno stampo per fare il formaggio della seconda metà dell’800 e persino il vaso del latte che usava la piccola Emanuela a sei anni per servire i clienti.
E poi il Caveau, che si apre come uno scrigno prezioso tra le mura del museo. Un luogo fuori dal tempo, dove ogni forma riposa come una reliquia. E qualche fortunato potrà essere guidato personalmente da Emanuela in questa cattedrale del gusto, magari assaggiando uno dei suoi tesori nascosti.
La visita si conclude con una degustazione guidata sensoriale, dove assaggiare le eccellenze della Latteria Perenzin, tra cui i famosi formaggi ubriacati, affinati e premiati in tutto il mondo, con la possibilità di abbinamento ai vini locali e persino un light lunch a base di cicchetti della bottega.
Chi vuole mettersi alla prova, può anche sperimentare l’analisi sensoriale alla cieca: un gioco raffinato di aromi e spezie che rivela tutta la complessità delle creazioni casearie della Latteria Perenzin.
Info e prenotazioni delle esperienze: https://perperenzin.it/prenota-esperienze/
Lina Pison
Studio Cloè
www.studiocloe.com