Si è concluso con grande intensità il secondo fine settimana di Serenissime Dimore, il festival ideato da Asolo Musica – Veneto Musica con la direzione artistica di Vincenzo De Vivo, che fino al 26 ottobre fa rivivere la musica nelle Ville Venete, riportandola nei luoghi per cui fu concepita.
Dal 9 al 12 ottobre il pubblico ha attraversato paesaggi, epoche e sonorità diverse: da Villa Pisani Bonetti di Bagnolo di Lonigo, dove i Tiepolo Brass hanno esplorato le “Architetture sonore” di Gabrieli, Händel e Bach, a Villa Giusti Suman di Zugliano, dove Martina Zaccarin (soprano) e Luciano Russo (liuto) hanno intessuto un raffinato dialogo tra “Musica e poesia”.
Sabato, a Villa Priuli Crisanti di Villa del Ferro, David Brutti (cornetto) e Dario Carpanese (clavicembalo) hanno proposto “Musiche e canzoni da sonare”, mentre la sera lo sguardo del festival si è rivolto a Este, per l’attesissima prima esecuzione moderna dell’oratorio “Il Tobia” di Josef Myslive?ek nel Duomo di Santa Tecla, con Oficina Musicum diretta da Riccardo Favero, Luca Scarlini narratore e un cast di voci solistiche di rilievo internazionale.
Un evento di grande valore artistico e filologico, che ha restituito al pubblico la spiritualità e il vigore teatrale della musica sacra padovana del Settecento, rivelando ancora una volta la capacità di Serenissime Dimore di far dialogare la musica con l’identità dei luoghi.
Domenica, a Villa Rosa di Tramonte di Teolo, Gioele Gusberti (violoncello barocco e violoncello piccolo) e Marija Jovanovich (clavicembalo) hanno intrecciato le pagine di Vivaldi e Platti in “Settecento veneziano”, mentre nel pomeriggio, nella palladiana Villa Pojana di Pojana Maggiore, I Pifari del Doge hanno riportato il pubblico nel clima festoso del “Cinquecento veneziano”.
I prossimi appuntamenti
Il viaggio tra architetture e suoni di Serenissime Dimore continuerà il prossimo fine settimana con due nuovi concerti che mettono in dialogo la grande tradizione strumentale italiana e il repertorio barocco europeo.
Sabato 18 ottobre alle ore 20.30, la musica tornerà a Villa Rosa di Tramonte di Teolo, elegante dimora affacciata sui Colli Euganei, con il violoncellista Francesco Galligioni in “Toccate, suite e capricci”. Interprete tra i più apprezzati nel campo della musica antica, Galligioni proporrà un viaggio nelle forme strumentali del Seicento e del primo Settecento, tra Frescobaldi, Gabrielli e Bach, restituendo alla voce del violoncello la sua dimensione più intima e virtuosistica.
Domenica 19 ottobre alle ore 11, Villa Priuli Crisanti di Villa del Ferro (Val Liona) accoglierà Chiara Sartorato (viola barocca) e Riccardo Favero (clavicembalo) con il programma “Al tempo di Giovanni Battista Tiepolo”, che mette in dialogo musica e arti figurative del Settecento. Il concerto, ambientato nelle sale affrescate della villa, intreccerà le sonorità eleganti di Galuppi, Paradisi e Flackton con l’atmosfera dei tre preziosi affreschi di Giandomenico Tiepolo custoditi nella dimora, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva tra suono, colore e luce.
Il festival
Organizzato da Asolo Musica – Veneto Musica il festival Serenissime Dimore è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione del Veneto e del Comune di Este, con il sostegno di Aermec, Hausbrandt Trieste 1892 e Luxottica, e con il patrocinio dell’Istituto Regionale Ville Venete e dei Comuni di Este, Lonigo, Mira, Orgiano, Pojana Maggiore, Teolo, Val Liona e Zugliano.
Il festival proseguirà fino al 26 ottobre con quindici appuntamenti tra Vicenza, Padova e Venezia, portando la musica a rivivere nei luoghi che ne custodiscono la storia.
Informazioni e prenotazioni: 392.4519244 | info@asolomusica.com | www.asolomusica.com
L’AGENDA DI SERENISSIME DIMORE
Sabato 18 ottobre
Villa Rosa di Tramonte di Teolo – ore 20.30
Toccate, suite e capricci
Francesco Galligioni, violoncello
Musiche di G.B. Vitali, J.S. Bach e E.F. Dall’Abaco
Biglietti: euro 20 – www.boxol.it/asolomusica con diritto di prevendita
oppure in loco 1 ora prima del concerto
Domenica 19 ottobre
Villa Priuli Crisanti di Villa del Ferro – ore 11.00
Al tempo di Giovanni Battista Tiepolo
Chiara Sartorato, viola barocca – Riccardo Favero, clavicembalo
Musiche di D. Alberti, F. Benda, D. Paradisi, W. Flackton, B. Galuppi, G.B. Pescetti
Biglietti: euro 20 – www.boxol.it/asolomusica con diritto di prevendita
oppure in loco 1 ora prima del concerto
SERENISSIME DIMORE – NOTA DI CONTESTO
Le Ville Venete non nacquero soltanto come residenze eleganti dove i patrizi della Serenissima si rifugiavano nei mesi estivi per sfuggire alla calura lagunare. Furono il segno tangibile della trasformazione con cui Venezia, dopo aver abbandonato la mercatura con l’Oriente, scelse di radicarsi nell’entroterra. I terreni conquistati vennero resi sicuri grazie a un illuminato governo delle acque e trasformati in campagne ordinate, dando vita a un sistema territoriale che replicava nelle campagne lo splendore della cultura e della ricchezza della Repubblica.
Tra il Quattrocento e il Settecento queste residenze ridisegnarono il paesaggio del Veneto, creando un tessuto connettivo che ancora oggi collega città e campagne, grandi centri e piccoli borghi. Non erano luoghi avulsi dal contesto: nelle ville convivevano la vita dei nobili e quella dei contadini, l’operosità degli artigiani e il lavoro dei campi, gli affari agricoli e i fasti culturali. Progettate da architetti sconosciuti o da maestri come Andrea Palladio, impreziosite da artisti locali o dai Tiepolo, furono teatro di incontri che hanno segnato la storia dell’arte e della cultura europea.
In questo scenario la musica trovò un ruolo naturale. Non semplice ornamento, ma parte integrante della vita domestica e sociale: nei saloni affrescati risuonavano madrigali e sonate, nei giardini si danzava, nelle cappelle e negli oratori si celebravano messe e oratori musicali che sancivano insieme la fede e il rango delle famiglie. La villeggiatura diventava così occasione di incontro, di scambio e di rappresentanza. I proprietari stessi, spesso dilettanti colti, partecipavano alle esecuzioni, mentre compositori e interpreti trovavano ospitalità e committenza, alimentando un tessuto creativo che da Venezia si irradiava in tutta Europa.
Serenissime Dimore nasce da questa storia e la ripropone come esperienza viva: la musica non è ospite occasionale, ma torna ad abitare i luoghi per cui era pensata, restituendo continuità tra lo spazio e il suono, tra la funzione originaria delle Ville Venete e la loro capacità odierna di accogliere ascolto e cultura. Ascoltare musica in villa significa allora non solo apprezzare un programma o un interprete, ma entrare in un sistema di relazioni che unisce arte e natura, storia e presente, memoria e attualità.
SERENISSIME DIMORE
Ufficio stampa e comunicazione
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