“L’estetica del pogo”: lo screamo italiano si racconta a Parma

Il 24 ottobre 2025, alle ore 20:30, il Casinetto Petitot di Parma (Piazzale Risorgimento 9/A) ospiterà “L’estetica del pogo”, un nuovo appuntamento organizzato da Carta Manent Festival e Collettivo La Défense, questa volta interamente dedicato all’estetica hardcore punk e screamo italiano.

L’incontro vedrà dialogare Luca Secchi, fotografo specializzato nel racconto visivo dei concerti, con Francesco Goats un illustratore che fa della xerox art la sua cifra principale, il tutto moderato da Thomas T. (Collettivo La Défense), musicista e organizzatore di eventi tra i più rilevanti della scena italiana. Lo scopo del talk non è soltanto presentare linguaggi artistici alternativi, ma sottolineare come le pratiche visive e comunicative delle sottoculture abbiano una funzione cruciale nella costruzione di immaginari collettivi. Forme “dal basso” che contribuiscono a tracciare dinamiche culturali che sfuggono ai circuiti mainstream ma che, proprio per questo, rappresentano osservatori privilegiati dei mutamenti sociali. L’ingresso è libero e gratuito.

“Ti senti parte di tutto questo perchè hai gli stessi pensieri e le stesse convizioni di chi suona, chi ascolta e chi poga. In questo mondo quello manca lo si organizza insieme, in ogni luogo. Non ci sono eroi, non ci sono icone da seguire: questo è diy, questo è diverso, questo per noi è lo screamo. Più lungo di quanto pensassi”, spiega Thomas T. del Collettivo La Défense.

A seguire, la serata sarà animata dai live di Noyé!, tra le formazioni screamo italiane più vitali dell’ultimo decennio, e dei Casamatta, band math-rock capace di intrecciare geometrie sonore e intensità emotiva.

Il percorso proposto esplorerà la nascita e l’evoluzione dello screamo in Italia, dalle radici hardcore punk di Negazione, Indigesti e Raw Power, fino ai contributi di band come Raein, La Quiete e le formazioni più recenti (Øjne, Shizune, Noyé!), capaci di rinnovare e consolidare un approccio musicale e culturale fedele allo spirito DIY.

Lo screamo non vive solo nel suono. Locandine fotocopiate, copertine in xerox art, poster ruvidi e fotografie di live hanno creato un immaginario condiviso, strumento di identità tanto quanto le canzoni. Francesco Goats ha dato forma a un linguaggio visivo che riflette la tensione emotiva della musica: segni immediati, iconografia essenziale, rifiuto del patinato.

Luca Secchi, con i suoi reportage fotografici, ha colto l’energia unica del pogo e la dissoluzione dei confini tra palco e pubblico. Non semplici documenti, ma veri codici culturali, che traducono in immagini la filosofia DIY.

“Documentare i live significa restituire in immagine quell’energia irripetibile che si genera tra palco e pubblico”, sottolinea Luca Secchi, che negli anni ha immortalato i principali festival e collettivi italiani.

“La poster art e la xerox art sono linguaggi che hanno reso tangibile la filosofia del DIY, strumenti visivi capaci di costruire un’identità condivisa”, aggiunge l’illustratore Francesco Goats.

Tale prospettiva si colloca in continuità con la tradizione tedesca della Bildwissenschaft, che invita a considerare ogni immagine come portatrice di sapere e significato, e con i Visual Culture Studies anglosassoni, che pongono attenzione alla dimensione sociale e politica della produzione visiva. In questo senso, anche le espressioni artistiche nate in ambiti periferici o underground sono degne di essere studiate, perché raccontano processi culturali che difficilmente emergerebbero attraverso le sole pratiche istituzionali o canoniche.

La serata si inserisce all’interno della rassegna tematica del Carta Manent Festival, che negli ultimi anni ha dedicato ampio spazio ai linguaggi della comunicazione underground e dell’editoria indipendente, con eventi come Animatic e Stick’em All. L’obiettivo è valorizzare discipline spesso marginali nel dibattito culturale, ma fondamentali per comprendere le dinamiche contemporanee della comunicazione.

L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di Xyzt Studio e Music4Music, e con il patrocinio dell’Università di Parma.

Con questo nuovo appuntamento, Parma consolida il proprio ruolo di centro di riflessione e sperimentazione culturale, aprendo uno spazio di confronto critico e interdisciplinare sulla cultura visuale e sonora delle sottoculture.

CARTA MANENT FESTIVAL

cartamanentfestival@gmail.com
3496503495

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