La Street Art, l’Arte urbana dei graffiti e dei murales, entra nelle sale di Palazzo Sarcinelli con le opere di uno dei suoi interpreti più celebri e blasonati: Banksy. Dal 15 ottobre il museo coneglianese conduce infatti i visitatori all’interno dell’immaginario di un autore, l’ “enfant prodige” di Bristol, dall’identità pressoché sconosciuta, che da oltre un ventennio influenza, profondamente, la scena culturale mondiale, con la mostra “Banksy e la Street Art” curata da Daniel Buso, organizzata e promossa da Artika, in collaborazione con la Città di Conegliano e la Deodato Arte.
80 opere, potenti e divisive, capaci di riflettere le contraddizioni della società contemporanea, fino a diventare esse stesse oggetto di una contraddizione ancora più marcata e controversa, rappresentano l’apparato iconografico della rassegna, che nasce con l’obiettivo di raccontare un movimento artistico dirompente e la sua evoluzione sorprendente: da forma espressiva marginale e spesso illegale, a linguaggio globale, riconosciuto, studiato e persino celebrato nelle sedi istituzionali. Il progetto curatoriale si sviluppa attorno a quattro temi peculiari, ribellione, pacifismo, consumismo e lotta anti sistema, che contraddistinguono l’opera di Banksy e dei maggiori street artist contemporanei.
La Street Art è indomabile, affascinante, misteriosa e per molti versi ancora avvolta nel mistero. È arte senza confini ed estesa in ogni angolo del pianeta per raccogliere le voci di un’umanità in continua emergenza espressiva. L’artista di Bristol rappresenta la punta di un iceberg le cui origini iniziano nelle metropolitane degli Stati Uniti verso la prima metà degli anni Sessanta, per espandersi sempre di più nei pieni Settanta. Fu grazie alle contestazioni studentesche e sociali del ’68 che si sancì la nascita di quella controcultura sintomo del rinnovamento di stili, linguaggi e forme espressive dal Post-Minimalismo alla Street Art. Quello scolpito sui muri è un messaggio necessario per esprimere il proprio dissenso, per riappropriarsi di quegli spazi, definiti non-luoghi, la cui genuinità non deve sopportare i vincoli dei circuiti ufficiali. Ecco nascere, in tutto il mondo, un coro generazionale che, parlando direttamente al pubblico, riporta l’arte ad una nuova dimensione di significato: lo crea senza mai subirlo.
Quello rappresentato in questa esposizione è un luogo del mistero e dell’invisibilità, consapevoli che non c’è più tempo per definizioni o accademismi ma che la Street Art è oggi linguaggio universale della nostra società. La mostra ospita anche opere di altri protagonisti fondamentali della scena urbana: Keith Haring, con il suo linguaggio grafico immediato e universale, nato nei tunnel della metropolitana newyorkese degli anni ’80, e Shepard Fairey, in arte Obey, che ha saputo denunciare la manipolazione delle immagini attraverso manifesti iconici. Accanto a loro, artisti contemporanei come Mr. Brainwash e Mr. Savethewall, che esplorano il confine tra arte, comunicazione e cultura pop. Le opere esposte, eccentriche e incisive, già passate alla storia del collezionismo e del mercato contemporaneo, come “Girl with Balloon”, “Pulp Fiction”, “Forgive Us Our Trespassing”, danno modo allo spettatore di riflettere sul sistema e sulla società in cui viviamo; sono un simbolo di lotta e di protesta in un mondo in cui spesso gli interessi economici prevalgono su quello che dovrebbe essere il bene delle collettività.
L’obiettivo di Banksy è quello di far emergere attraverso la sua arte i problemi che affliggono la società contemporanea e di sensibilizzare il pubblico sui temi del consumismo, della guerra e del potere attraverso l’utilizzo di immagini metaforiche, divertenti, provocatorie e di immediato impatto visivo. Figura geniale, capace di creare un cocktail vincente di celebrità, satira e comunicazione e che ha saputo trasformare la propria arte in un evento straordinario e imperdibile, ricordandoci come spesso l’invisibilità dell’artista diventi una sorta di super potere medianico.
“Banksy e la Street Art”; dal 15/10/2025 al 22/03/2026; Palazzo Sarcinelli, Conegliano; orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 19:00, lunedì e martedì la mostra è chiusa; costo del biglietto 17,00 euro; info e prenotazioni 351 809 9706.
Elena Pilato
