L’11 novembre, giorno di San Martino, protettore degli artigiani, d’ora in avanti sarà dedicato anche agli Abiti storici. Con una legge, l’Italia ha deciso di istituire la Giornata nazionale di questo patrimonio fatto di stoffe colorate, pizzi delicati e soprattutto strepitose abilità sartoriali.
Si possono ammirare al Museo delle Civiltà, a Roma, dove oggi i ministri del Turismo e dell’Istruzione e del Merito, Daniela Santanchè e Giuseppe Valditara hanno inaugurato una mostra che racconta storie e tradizioni di tutto il Paese, a partire da quei borghi e da quei luoghi di provincia spesso meno conosciuti, ma scrigno di un made in Italy che tutto il mondo vuole conoscere.
“L’abito storico non deve essere visto come un semplice reperto museale, ma come un codice identitario vivo e dinamico, che allaccia le nostre antiche tradizioni artigianali con le prospettive del mercato internazionale- ha affermato Santanchè- Questa giornata offrirà quindi ai turisti di tutto il mondo un’opportunità speciale per conoscere e apprezzare la cultura degli abiti storici, in quanto elemento distintivo del made in Italy e vettore strategico di attrazione turistica. D’ora in poi- ha aggiunto- l’11 novembre è un ulteriore invito a esplorare le radici della nostra identità culturale e a scoprire la bellezza che si cela nei dettagli degli abiti storici, nei cui tessuti si legge un pezzo della trama della nostra storia. Da adesso in poi, l’11 novembre è un momento particolarmente significativo per il turismo italiano, perché darà la possibilità di andare nei piccoli borghi, nelle aree interne, nelle isole minori, che sono culle, custodi, laboratori del nostro meraviglioso patrimonio artigianale, manifatturiero, artistico e identitario”, ha concluso Santanché, spiegando a partire dal 2026, il dicastero stanzierà 550mila euro annui per sostenere iniziative locali.
“È una giornata simbolica perché riunisce tante cose belle del nostro Paese, che è il Paese della bellezza, una bellezza che va coltivata sin dai nostri giovani, nelle nostre scuole, e non c’è abito storico che non sia espressione della bellezza- ha detto Valditara- In Italia abbiamo 60 istituti superiori con 80mila ragazzi che si occupano di moda, e molti di questi si dedicano al restauro e alla replica dell’abito storico. Per farlo- ha detto il ministro- ci vuole creatività, e un’industria che sappia lavorare in modo perfetto, ma ci vuole anche passione e senso della comunità, senso di appartenenza e consapevolezza della propria identità. Una giornata come questa serve per ricostruire e imparare il nostro passato, portarlo a conoscenza della gente, di chi viene a visitare l’Italia. Nessuna comunità può avere un grande futuro se non è consapevole del proprio passato, se non ha radici solide”.
Ulteriori iniziative prevedono che attraverso percorsi di studio ed eventi, le scuole potranno giocare “un ruolo fondamentale” nel trasmettere conoscenza per questa parte della cultura nazionale, coinvolgendo i giovani nella riscoperta dell’arte manifatturiera italiana. Inoltre, l’11 novembre la Rai manderà in onda uno spot istituzionale e uno speciale dedicato su Rai Play, Rai 5 e Rai Cultura.
Alla conferenza, è intervenuta anche la senatrice Anna Maria Fallucchi, prima firmataria della legge sulle manifestazioni in abiti storici. Oltre alla mostra al Museo delle Civiltà, visitabile fino a martedì 11 novembre incluso, sull’intero territorio italiano si svolgeranno iniziative locali che vedranno protagoniste le comunità locali, creando un’atmosfera di festa e di celebrazione della nostra storia.
.
