COL VETORAZ accoglie le sculture lignee del giovane artista Pietro Colmellere

Prosegue il viaggio di Terra d’Arte, il progetto firmato Col Vetoraz che intreccia il linguaggio del vino con quello della creatività. Questa nuova affascinante tappa, accoglie le opere del giovane scultore trevigiano Pietro Colmellere, che porta in cantina storie di legno e scalpelli, trasformando gli spazi in un dialogo continuo tra materia, territorio e ispirazione.

Per quattro mesi, a partire da novembre, in sala accoglienza si potranno ammirare tre installazioni lignee ispirate a tre figure femminili dal titolo: Afra, Fanny e Aspettando l’Alba.

Afra, in noce nazionale, con acrilico bianco e oro, è un volto assorto ad occhi chiusi sospeso in una dimensione intima e silenziosa. La materia viva del legno dialoga con l’intervento pittorico in acrilico bianco, che ne accentua la forza espressiva e lascia intravedere le venature naturali. Il collo è impreziosito da una collana dorata, elemento che introduce una nota calda e simbolica, contrastando con la pacatezza del viso.

Fanny, in castagno e acrilico senza base, è una elegante scultura in legno di castagno che ritrae una giovane donna seduta con le gambe raccolte e racchiuse dalle braccia. Gli occhi chiusi riportano ad una sensazione di rilassamento in un riposo che sembra sospendere il tempo.

Aspettando l’Alba infine, realizzata con tecnica mista su legno di abete rosso, descrive il momento preciso in cui una giovane donna con lo sguardo perso nell’orizzonte attende il levar del sole. La figura svestita sembra restare incantata d’innanzi al principio di un nuovo giorno, mentre le braccia, tese verso il basso ventre, indicano una sensazione di incertezza ed esitazione oltre al freddo di un vento che si porta via la notte ormai volta al termine.

La vita a Combai, piccolo borgo nell’alto trevigiano, e la vicinanza ai boschi di castagno, hanno molto influito su quella che, crescendo, sarebbe stata la direzione intrapresa da Colmellere. Tutto partì dalle scuole dell’infanzia, periodo in cui il contatto con la terra e la materia era quotidiano. Successivamente gli studi alla Scuola Waldorf di Conegliano, dove scopre la passione per il legno, che approfondisce a Sedico nel bellunese, e infine la Scuola professionale per l’Artigianato Artistico in Val Gardena (BZ). L’artista lavora nel suo laboratorio a Campea, luogo e comunità ai quali è particolarmente grato, perché gli hanno permesso di proseguire una tradizione che gli sta molto a cuore; impossibile non citare un suo illustre predecessore, il grande scultore italiano Marco Casagrande vissuto nell’800. Colmellere utilizza legni nazionali pur prediligendo quelli locali, primo fra tutti il castagno, re dell’area di Combai, ma ama anche il tiglio per il suo colore chiaro che gli conferisce grande eleganza, e il cirmolo per il particolare profumo.

“Parto sempre da un’idea – spiega Colmellere – che trasferisco subito su carta elaborando dei bozzetti, così da fissare bene in testa la prima ispirazione. In seguito realizzo un modellino in plastilina in piccola scala, studiando proporzioni e dimensioni, e questa è la parte più importante del mio lavoro. Successivamente lavoro sul tronco, iniziando dal frontale e riferendomi sempre al modellino. Non eseguo mai un’opera in una sola volta, spesso mi fermo per riprendere in un secondo momento. Il mio è un dialogo continuo con ciò che sto creando, mentre lavoro nasce un legame intenso, fisico col legno che è materia viva. Al momento questo è il materiale primario ma non mi precludo in futuro di utilizzarne anche di diversi”.

Nel cuore delle colline del Conegliano Valdobbiadene, l’arte torna a incontrare il vino. Vi invitiamo a vivere questa nuova emozionante esperienza, dove il legno racconta storie di mani, tradizione e territorio, unendo al piacere visivo quello degustativo, in una magica armonia tra creatività, paesaggio ed immancabili bollicine superiori.

Per informazioni: accoglienza@colvetoraz.it – www.colvetoraz.it

Col Vetoraz Spumanti S.p.A.

Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle parte delle celebri colline del Cartizze. È proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi e crescere e raggiungere in soli 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.300.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.250.000 di bottiglie. Oggi, raggiunti i 30 anni la sfida è quella di riuscire a mantenere nel tempo questa importante posizione conquistata. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.

Ufficio Stampa Col Vetoraz

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Col Vetoraz Spumanti S.p.A.

Strada delle Treziese, 1
31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv)

Tel. +39.0423.975291 Fax +39.0423.975571

E-mail: info@colvetoraz.it – Web: www.colvetoraz.it

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