In occasione del 150º anniversario della nascita di Rainer Maria Rilke, giovedì 4 dicembre, ore 17.30, il Museo LETS di Trieste dedica un appuntamento speciale al grande poeta praghese in collaborazione con il mensile italiano d’informazione culturale “L’Indice dei Libri del Mese”. L’incontro, parte del ciclo #LETStalk, propone uno sguardo approfondito sulla figura di Rilke, sulla sua vita segreta, le sue zone d’ombra e la sua instancabile ricerca poetica.
A guidare la conversazione sarà Marilena Garis, studiosa rilkiana e autrice del recente volume Rainer Maria Rilke. Luce sull’invisibile (Ares, 2025), che offrirà spunti e materiali – testi, lettere, testimonianze – per ripercorrere le svolte biografiche e creative del poeta. Dialogheranno con lei Riccardo Cepach (Museo LETS) e Ulisse Dogà (Università di Trieste), per restituire attraverso una pluralità di voci il ritratto umano e visionario di Rilke.
“Un potente studio biografico che rimette in fila le donne, le passioni, le estasi e le ombre di un poeta elusivo e febbrile.”
Davide Brullo, su Il Venerdì di Repubblica
Edizioni Ares
pp. 304, euro 19
Un’inquietudine profonda ha segnato l’esistenza di Rainer Maria Rilke (1875-1926), poeta dell’anima, la cui vita, contraddistinta da un incessante vagabondare geografico e interiore, si intreccia indissolubilmente alla sua opera. Nato a Praga nel 1875, cresciuto tra l’amore soffocante di una madre che lo vestiva come una bambina e l’austerità delle scuole militari imposte dal padre, Rilke sviluppò fin da giovane uno straordinario e complesso mondo interiore che sarebbe diventato il nucleo pulsante della sua poetica.
Dall’incontro con Lou Andreas-Salomé, musa e guida intellettuale, ai viaggi in Russia che segnarono la sua spiritualità, dall’influenza di Auguste Rodin a Parigi fino al rifugio creativo nel castello di Duino e nella torre di Muzot, sulle Alpi svizzere, ogni tappa della sua esistenza fu un passo verso la creazione dei suoi capolavori, come le Elegie duinesi e i Sonetti a Orfeo. La sua poesia, spesso carica di immagini e metafore visionarie, ha innovato il linguaggio lirico del Novecento per aprirsi a un verso libero, che rispecchia il fluire dell’anima. Marilena Garis, in questa appassionata biografia, non racconta solo una vita straordinaria, ma anche un viaggio nei luoghi che plasmarono l’esistenza e l’opera del poeta.
Marilena Garis (1976), giurista, cultrice della letteratura e della poesia, scrive per la rivista letteraria Pangea. Studiosa rilkiana, è membro della Association des Amis de la Fondation Rilke di Sierre (Svizzera). Ha curato l’epistolario R.M. Rilke e A. Forrer, La tentazione della rima (Magog 2023) e insieme a Giorgio Anelli il carteggio C. Pozzi e R.M. Rilke, Non dimenticherò che mi avete teso la mano (Ladolfi 2023). Con Ares ha pubblicato il profilo Rainer Maria Rilke. Luce sull’invisibile.
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