Con Lo Tsunami. IA & IO (in libreria per Rubbettino) Riccardo Manzotti e Simone Rossi lanciano un vero segnale d’emergenza: l’intelligenza artificiale non sta arrivando, ha già iniziato a trasformare il nostro mondo. Come in ogni tsunami, il momento più pericoloso è quello in cui il mare si ritira. E noi siamo esattamente lì: una calma apparente che precede l’impatto.
Manzotti, filosofo della mente noto per le sue teorie sulla coscienza, e Rossi, neuroscienziato che indaga quotidianamente l’attività del cervello umano, tornano dopo il loro precedente lavoro “Io & IA” con una consapevolezza più netta e urgente. Ciò che allora era una tendenza, ora è un punto di non ritorno.
Il titolo del libro non è un’immagine suggestiva: è una diagnosi. L’IA sta conquistando aree che per secoli abbiamo considerato il cuore dell’umano — linguaggio, capacità analitica, creatività, produzione di conoscenza. E lo sta facendo con una velocità che il cervello biologico non può inseguire. Non è evoluzione: è salto di scala.
Di fronte a tutto questo, le rassicurazioni non bastano. “L’IA non pensa”, “non ha coscienza”: frasi che ci tranquillizzano, ma che non poggiano su fondamenta solide. Non sappiamo definire con precisione nemmeno la nostra coscienza, né cosa sia davvero il pensiero umano. Ci affidiamo a categorie antiche per proteggerci dall’ignoto, mentre le macchine dimostrano di saper già svolgere — più rapidamente e più estesamente — funzioni che ritenevamo distintive della nostra identità. Mentre discutiamo su cosa sia la coscienza, l’IA supera molte delle nostre capacità operative.
Il libro sancisce la fine dell’Antropocene, l’epoca in cui l’uomo era la forza dominante del pianeta. Stiamo entrando nel Meccanocene, il tempo in cui intelligenze non biologiche partecipano attivamente alla costruzione del mondo. Non più strumenti, ma attori cognitivi capaci di evolversi e moltiplicarsi.
Il pericolo non è la malvagità delle IA: è la loro indifferenza. Come quando costruiamo un edificio sopra un formicaio, non per cattiveria ma perché non lo vediamo. L’umanità rischia di diventare quel formicaio se continua a sottovalutare la portata del cambiamento.
E qui sta la vera urgenza del messaggio di Manzotti e Rossi: non abbiamo più il privilegio di ignorare ciò che sta accadendo. La trasformazione è in atto, e l’unico modo per non esserne travolti è riconoscerla, comprenderla e affrontarla ora. L’onda dell’IA è già in movimento. La scelta è semplice: capire come stare in piedi, o essere spazzati via.
Riccardo Manzotti, filosofo, ingegnere e PhD in robotica, è professore di filosofia teoretica all’Università IULM di Milano. È stato visiting scholar al MIT di Posto, al Kaist della Corea del Sud, all’UAEU degli Emirati Arabi.
Simone Rossi, professore di Neurologia all’Università di Siena, dove dirige le attività cliniche relative alla Malattia di Parkinson, è esperto internazionale di studi funzionali sul cervello, con particolare attenzione alle tecniche di stimolazione transcranica.
Esce in libreria per Rubbettino “Lo Tsunami. IA & IO”: il filosofo Riccardo Manzotti e il neuroscienziato Simone Rossi firmano una diagnosi spietata sul nostro presente e spiegano perché l’intelligenza artificiale non è più uno strumento, ma un’onda inarrestabile
Riccardo Manzotti, Simone Rossi, Lo Tsunami IA & IO, Rubbettino, pp. 226, € 18,00
Antonio Cavallaro
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