Alle porte di Gavirate (Varese) in una tipica casa lombarda della seconda metà dell’ottocento, troviamo il primo museo italiano della pipa costituito verso la fine degli anni 70’ dal suo fondatore Alberto Paronelli, cultore e ricercatore di pipe ed oggetto d’arte fin dagli anni 40’. Oggi la parte espositiva conta una decina di sale tra cui sei attrezzate con vetrine di cristallo, armadi, bacheche, tavoli espositori contenenti tutti pipe, due delle quali costituiscono tutta la sala campionaria della Rossi Pipe la più grande fabbrica di pipe al mondo degli anni 50’.
Una sala è destinata esclusivamente alle esposizioni di porcellane dipinte a mano e ceramiche a soggetto pipe e tabacchi, un locale è adibito a biblioteca e centro studi, comprendente libri, riviste, stampe, manifesti, cartoline, foto, cataloghi, dipinti ed incisioni. Un locale è destinato ad atelier di ceramica e pittura completo di forno per la cottura dei manufatti in cui sono esposti i piatti di porcellana realizzati da Paronelli e che riproducono la storia della pipa. Un porticato chiuso a tre archi è destinato all’esposizione di macchinari tra cui 4 torni a pedale di oltre un secolo fa, un loggiato superiore con antichi e rari macchinaried utensili da lavoro che superano il migliaio di pezzi.
Tra le più significative e complete collezioni si possono ammirare le pipe pre colombiane del Messico e del centro america con riproduzioni artigianali, le pipe e le teste di porcellana tedesche dipinte a mano, le pipe francesi provenienti da Saint Claude, le pipe scolpite a mano con caricature di personaggi famosi, le pipe in schiuma di mare turche e viennesi, le pipe narghilè e da oppio cinesi africane ed indiane, oltre ad una collezione di vasi da tabacco in materiale e fogge diverse eseguite a tornio.
Tra i materiali usati per la realizzazione delle pipe troviamo le terre rosse, la schiuma di mare, l’ottone, l’ebanite, la porcellana, l’ambra (la più pregiata), il corno, l’avorio ed altri e tra le essenze, le radiche (le più usate perché possiedono un sapore gradevole), la marasca, l’olivo, il ginepro, l’ebano, il sughero, il melo, il legno di rosa e persino il rarissimo ciliegio selvatico.
La pipa più grande è quella che Paronelli costruì su ordinazione dallo Scià di Persia tutta decorata a mano in silicato di magnesio materiale molto pregiato, le più antiche sono le pipe Incas che risalgono a tremila anni fa, la pipa di Nicola Romanov tutta in ebano realizzata in occasione della guerra contro i giapponesi (uno dei 17 pezzi che si sono salvati in quella occasione dopo la disfatta russa), le pipe Mc Arthur richieste dal generale in tempo di guerra e realizzate in granoturco, le pipe decorate con l’immagine di Papa Pio XII° ordinate dal Vaticano in 700 pezzi unici, la pipa disegnata da Paronelli in occasione del matrimonio di Diana con Carlo d’Inghilterra.
Apertura: Annuale, Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre
Aperto a richiesta, ingresso gratuito
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Museo della Pipa Via del Chiostro, 1/3 Gavirate (VA) Tel: 0332 743334