La bellezza della Natura Morta alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma

Siviero Carlo Astera

La mostra, curata da Massimo Mininni con la collaborazione di Flaminia Valentini e Stefano Marson, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma fino al 2 giugno 2013, ci permette di entrare in contatto con artisti della prima metà del Novecento, andando così a scoprire opere inedite e mai esposte al pubblico.

Dei 130 quadri rispetto ai 300 delle collezioni possedute dalla GNAM, i più sono, volutamente, di nomi poco noti al grande pubblico con un buon numero di firme femminili, andando così a sottolineare come questa tipologia di pittura fosse considerata più affine a tale mondo.

Vasi di fiori, crisantemi o peonie, dalle tenui cromie poggiati su tovaglie o davanzali, si susseguono a tavole imbandite di verdure e frutta in molteplici combinazioni, cesti con pesci che sembrano ancora respirare; oggetti ben riconoscibili, ripresi di scorcio o attraverso particolari inquadrature che diventano un elemento intrinseco all’opera stessa, tratto distintivo della mano dell’artista che in questo genere come in nessun altro può ampiamente sperimentare.

Un percorso cronologico, dalle rosee Dalie (1910) di Gaetano Previati, alle cromie più accese come quelle di Pasquarosa Bertoletti Marcelli, in Aragosta (1930-31), che riesce ad evocare la sensazione del calore del sole battente, fino al dipinto di Carlo Levi, Natura morta d’autunno (1943), con ricci di castagne e foglie cadute, nei tipici colori stagionali.

Di fronte a questi oggetti quotidiani, a elementi attinti dalla natura ci si chiede se gli artisti che si cimentavano in questa tipologia pittorica lo facessero per mero gusto del descrivere, con intenti quasi ritrattistici, magari volendo cogliere una particolare combinazione di oggetti entro una cornice di luce ed un’atmosfera specifica, offrendoci un’immagine solo apparentemente spontanea, ma in realtà studiata e costruita accuratamente, oppure se, ogni oggetto rimandi a un significato altro, non visibile nell’immediato e spesso non riconducibile ad un’unica interpretazione.
Proseguendo cronologicamente spiccano anche nomi più famosi come Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Severini, dei quali si scelgono comunque opere meno note e più “astratte”. seguendo le inclinazioni più intime e personali dei singoli artisti.

Altri nomi in mostra sono Ferrazzi, Omiccioli, Cassinari, Savinio, Tamburi. L’esposizione termina con due sculture di Manzù, di cui una, la più grande, è una sedia di bronzo in scala reale con sopra una natura morta di frutta e verdura. A circa metà percorso viene offerta una postazione multimediale che, attraverso un monitor touch screen, permette di effettuare delle ricerche, potendo così visualizzare le ulteriori opere dallo stesso soggetto possedute dalla Galleria ma non esposte in mostra.

Sulle pareti lungo l’intero percorso sono distribuiti Haiku, componimenti poetici di tre versi, nati in Giappone nel 1600 ca., traendo la loro forza dalle suggestioni della natura nelle diverse stagioni e lì collocati come fonte di ispirazione con le opere esposte e creando al tempo stesso una relazione con la mostra sull’arte Giapponese inaugurata quasi contemporaneamente nella stessa sede.

Dunque, un’esposizione tematica “interna” alla collezione stessa della GNAM ma non per questo banale o priva di interesse. Se ogni museo esponesse, attraverso mostre temporanee, opere di solito non in collezione permanente, oltre ad offrire la possibilità ai visitatori di conoscere capolavori inediti, renderebbe possibile una sorta di “espansione” del percorso museale tradizionale e motiverebbe la visita periodica ad uno stesso museo.

Giulia Chellini
La natura morta dalle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna 1910-1950
LUOGO /Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna
DATA INIZIO /lunedì 18 febbraio 2013
DATA FINE /domenica 2 giugno 2013
CURATORE /Massimo MininniSede
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso per disabili: via Gramsci 73
Orari di apertura
martedì – domenica dalle 10.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45)
Chiusura il lunedì
Biglietti ingresso museo e mostra
intero: euro 12,00ridotto: euro 9,50 (cittadini dell’unione Europea
di età compresa tra i 18 e i 25 anni ;
docenti delle scuole statali dell’Unione Europea)
ridotto speciale solo mostre: euro 7,00
(minori di 18 e maggiori di 65 anni)
gratuito museo: minori di 18 e maggiori di 65 anni
Informazioni tel. +39 06 32298221
http://www.gnam.beniculturali.it

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