Luigi Cima, tra i Maestri del Vero a Borgo Valbelluna

L’amministrazione comunale di Borgo Valbelluna, l’associazione culturale Art Dolomites e in collaborazione con l’Archivio storico Luigi Cima danno vita all progetto espositivo, curato da Antonella Alban con la collaborazione di Matteo Gardonio, che ha l’obiettivo di celebrare un artista che, con tenacia e caparbietà, ha narrato il territorio della Val Belluna e lo ha fatto conoscere oltre i confini nazionali.

L’obiettivo è la celebrazione del pittore Luigi Cima ripercorrendo il periodo che va dagli ultimi decenni dell’Ottocento sino al 1944, anno della sua morte, attraverso le opere di un artista che ha descritto in primis la cultura veneta e si è confrontato con l’arte nazionale ed internazionale del periodo, traendo stimoli importanti per reinterpretare il paesaggio e la vita quotidiana nei luoghi a lui cari.

L’esposizione, la prima promossa dal neonato Comune di Borgo Valbelluna, si disloca in tre sedi:

MEL – PALAZZO DELLE CONTESSE

Presso il Palazzo delle Contesse, che si affaccia sulla piazza di Mel, si terrà l’esposizione pittorica dove, la figura del maestro, viene analizzata sotto diversi aspetti, focalizzando l’attenzione sul periodo della sua formazione avvenuta a Venezia, sia nell’ambito dell’Accademia che nelle botteghe con cui ha collaborato.

Saranno presi in esame i maestri che hanno contribuito alla sua formazione culturale e gli amici frequentati durante il soggiorno veneziano, per approfondire gli aspetti di confronto e di influenze reciproche.

Si partirà quindi dalla tradizione incarnata dai maestri figurativi e accademici (Ciardi, Favretto, Nono, Bresolin, Dal Zotto, De Blaas), nonché Valentino Panciera Besarel, per il quale Cima lavorò come disegnatore, per proseguire poi con l’interpretazione rinnovatrice e rivoluzionaria di alcuni maestri che sono diventati i suoi amici (Bressanin, Fragiacomo, Tito, Tessari, De Stefani, Brugnoli).

L’intreccio di tradizione ed innovazione ci porterà a riflettere sui cambiamenti profondi che hanno caratterizzato il periodo storico tra fine ‘800 e i primi decenni del nuovo secolo, con particolare focus sullo sviluppo artistico di Cima. Il nucleo centrale dell’esposizione sarà basato sulle opere che Cima ha dedicato alla sua terra, sia dal punto di vista paesaggistico, che agli aspetti più prettamente sociali e culturali, che hanno caratterizzato la sua produzione.

La mostra ha lo scopo di approfondire l’evoluzione artistica di Luigi Cima per far conoscere l’uomo e l’artista, in rapporto con la cultura Veneta e nazionale del periodo storico in cui è vissuto e approfondire il legame con il suo territorio, aspetto che ha avuto un ruolo significativo in tutta la produzione artistica del Maestro.

Circa una cinquantina di opere, provenienti per lo più da collezioni private, alcune di queste totalmente inedite, altre invece veri e propri capisaldi che ci permetteranno di comprendere le trasformazioni avvenute nelle ricerche artistiche del periodo preso in esame.

La mostra è curata dal critico d’arte Antonella Alban, che ha, al suo attivo, numerose esposizioni e da diversi anni si occupa di approfondire l’arte veneta dell’800 e del ‘900 ed è responsabile dell’Archivio storico “Luigi Cima”.

TRICHIANA – SALA TINA MERLIN

In centro a Trichiana sarà visitabile, nella sala intitolata a Tina Merlin, la mostra fotografica che ci condurrà alla scoperta dei luoghi della Valbelluna, territorio amatissimo dall’artista e sua principale fonte di ispirazione.

Due fotografi: Dario Tonet e Walter Argenta, ci proporranno una serie di immagini del paesaggio bellunese, interpretato attraverso il taglio dell’inquadratura, l’espressività e la sensibilità di chi sta dietro all’obiettivo fotografico; uno sguardo contemporaneo sulla natura. L’interpretazione dei due fotografi, attenta alla composizione e alla tecnica, ci proporrà una riflessione sui mutamenti paesaggistici avvenuti nel corso dei decenni che hanno segnato profondamente l’ambiente.

La lettura estetica proposta dalle immagini fotografiche, che riesce a catturare la luce, i colori, le atmosfere della Natura, ci farà apprezzare scorci e spazi noti, emozionandoci di fronte alla magia della bellezza.

LENTIAI – NUOVO ORATORIO

Nelle sale del Nuovo Oratorio a Lentiai, la mostra documentale, permetterà di approfondire la figura di Luigi Cima come uomo, attraverso fotografie, lettere, taccuini, oggetti appartenenti all’Archivio storico.

Le fonti, provenienti dall’archivio storico di famiglia, consentiranno di conoscere l’artista attraverso una serie di importanti testimonianze, supportate anche dalla tecnologia multimediale. L’ Archivio storico conserva documenti che sono appartenuti all’artista: articoli di giornali, riviste, taccuini, corrispondenza, appunti, documenti di vendita, disegni, fotografie, testimonianze fondamentali per conoscere l’attività espositiva, commerciale, personale, quotidiana e privata e ricostruire la storia biografica e artistica del Maestro.

Si potrà inoltre ammirare una sezione dedicata all’arte sacra, aspetto meno conosciuto ma non per questo di minor valore della produzione del Maestro, partendo dall’opera Madonna del Caravaggio, eseguita per l’Eremo di San Donato di Lentiai, la sezione vedrà esposti dipinti e studi di pale d’altare, figure di santi e riti religiosi. E’ così possibile approfondire la conoscenza di Luigi Cima da un diverso punto di vista, sicuramente più intimo, personale e avvincente.

Sedi espositive:

PALAZZO DELLE CONTESSE – Piazza Papa Luciani, Mel – Borgo Valbelluna (BL)

SALA TINA MERLIN – Piazza Toni Merlin, Trichiana – Borgo Valbelluna (BL)

NUOVO ORATORIO – via Toni Piccolotto, Lentiai – Borgo Valbelluna (BL)

Info:
ART DOLOMITES
info@artdolomites.it
329 0706878

COMUNE BORGO VALBELLUNA
0437 5441

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