Dal 23 maggio incontri pubblici alle Gallerie delle Prigioni a Treviso

Fondazione Imago Mundi propone una rassegna di incontri pubblici per la stagione primaverile presso le Gallerie delle Prigioni. Gli appuntamenti sono parte integrante dell’offerta culturale legata alla mostra in corso La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata e intendono approfondirne il tema offrendo il punto di vista di esperti provenienti da discipline diverse che, affiancando l’indagine di stampo artistico, ampliano le occasioni di confronto e dialogo.

L’assunto di partenza è quello che sta alla base della mostra: il concludersi di un conflitto non corrisponde automaticamente al ritorno della pace, al contrario spesso proprio in quel momento inizia un lungo e delicato periodo di stabilizzazione, ricostruzione e analisi delle conseguenze di quanto è accaduto.

La riflessione è cominciata con gli incontri tenutisi all’inizio di maggio durante il Festival Biblico di Treviso, che hanno visto la presenza tra gli altri di Andrea Riccardi della Comunità di Sant’Egidio. Quale ricaduta hanno sulla nostra vita gli eventi bellici che stanno scuotendo l’Europa e il mondo? Per comprendere meglio questo difficile momento storico, carico di interrogativi e incognite, Fondazione Imago Mundi invita giornalisti, analisti, esponenti del settore non governativo, curatori e artisti che si alterneranno nell’auditorium delle Gallerie Prigioni.

Si comincia martedì 23 maggio con Greta Cristini, analista di geopolitica, collaboratrice di Limes e reporter di guerra, che presenterà il suo libro “Geopolitica: capire il mondo in guerra”, portando la sua testimonianza sull’Ucraina dilaniata dal conflitto. Si prosegue con don Dante Carraro, direttore di Cuamm Medici con l’Africa, che inviterà a riflettere sulle ripercussioni che la guerra in Ucraina produce a migliaia di chilometri di distanza, in Africa. Una rappresentanza del Corriere della Sera composta da Lorenzo Cremonesi, inviato speciale in Ucraina, Danilo Taino, editorialista ed ex corrispondente da Londra e Berlino, Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, e Alessandro Cannavò, responsabile della redazione Eventi e Supplementi speciali, offrirà una visione del conflitto ucraino e di come viene percepito in Europa, con delle inedite riflessioni sulle reazioni psicologiche alla guerra. Infine, Rahraw Omarzad, curatore afghano in esilio, esplorerà gli scenari possibili per l’arte afghana all’indomani della diaspora seguita alla presa di potere dei Talebani.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero con prenotazione tramite Eventbrite

Calendario degli appuntamenti:

Martedì 23 maggio, ore 19
“Geopolitica: capire il mondo in guerra”
Presentazione del libro di Greta Cristini, alla presenza dell’autrice (editore Piemme, 2023)
analista di geopolitica, collaboratrice di Limes e reporter di guerra

L’attacco russo all’Ucraina ha reso inevitabile il confronto quotidiano con parole dimenticate come esercito, intelligence, escalation, armi nucleari. Greta Cristini, analista emergente e firma di Limes, ha girato in lungo e in largo le città e le campagne ucraine invase dai russi, studiando sul campo le storie di tanti individui e comunità. Ma proprio dall’osservazione diretta delle tragedie del conflitto nasce l’esigenza di uscire dalla cronaca “in tempo reale”. Per orientarsi negli inquietanti sviluppi bellici di questa nuova epoca viene infatti in soccorso la geopolitica, disciplina che impone di spogliarsi delle proprie convinzioni etiche e ideologiche e di vestire i panni degli attori in gioco, per cogliere l’intreccio fra dinamiche militari e retaggi storici e antropologici, vincoli geografici, paure collettive e interessi politico-economici delle nazioni.

Lunedì 29 maggio, ore 19
“Effetto farfalla. Dall’Ucraina all’Africa: quello che non si vede”
Incontro con don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm

Si dice che il battito d’ali di una farfalla possa provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Allo stesso modo la guerra in Ucraina sta provocando danni devastanti in Africa, dove l’aumento dei prezzi rende ancora più grave una situazione già drammatica. Sono gli effetti di una guerra quotidiana, che non si vede e di cui nessuno parla.

Evento in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm

Lunedì 5 giugno, ore 18.30
“Dentro la guerra: il fronte, le sanzioni, l’assuefazione”
Incontro con una rappresentanza del Corriere della Sera composta da Lorenzo Cremonesi, inviato speciale in Ucraina, Danilo Taino, editorialista, e Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, in dialogo con Alessandro Cannavò, responsabile della redazione Eventi e Supplementi speciali

A 16 mesi dallo scoppio del conflitto in Ucraina, non si vede una concreta via di uscita. Eppure, le sue conseguenze sembrano essere state “assorbite” dal resto del mondo nella macchina produttiva della competizione, del tutto ripartita nel post-Covid. È veramente così? Abbiamo perso l’empatia e il senso di solidarietà verso un Paese che ha subito una brutale aggressione e che ha reagito con grande senso patriottico? È scemata la paura di una deriva nucleare del conflitto, di una catastrofe di scala planetaria? In questo crinale tra il dramma quotidiano di un Paese sotto i bombardamenti e il rischio di un’assuefazione dell’opinione pubblica, si annidano le grandi incognite che riguardano tutti noi.

A sviluppare la riflessione, tra stringente attualità e implicazioni psicologiche: Alessandro Cannavò, caporedattore del Corriere della Sera, Lorenzo Cremonesi, già corrispondente da Gerusalemme e ora inviato speciale in Ucraina, Danilo Taino, già junior correspondent dalla City di Londra e corrispondente da Berlino e ora editorialista e inviato speciale per i temi della globalizzazione, e Giancarlo Dimaggio, psichiatra, psicoterapeuta e collaboratore del Corriere.

Giovedì 15 giugno, ore 19
“Guerra e diaspora artistica”
Incontro con Rahraw Omarzad, artista e curatore afghano in esilio

Tutti ricordiamo le immagini degli afghani che cercavano disperatamente di lasciare il Paese nei giorni della presa di potere da parte dei Talebani. La diaspora ha interessato anche molti esponenti del mondo della cultura. Qual è dunque ora la situazione delle artiste e degli artisti e quale futuro si prospetta per l’arte afghana? Rahraw Omarzad rifletterà sui possibili scenari all’orizzonte, dal punto di vista sia degli artisti emigrati che di quelli rimasti nel Paese, esplorando anche il ruolo che in questo contesto possono assumere i Paesi che per oltre dieci anni hanno combattuto contro i Talebani.

INFORMAZIONI GENERALI
Tutti gli incontri si tengono presso
GALLERIE DELLE PRIGIONI
Piazza del Duomo 20, Treviso

Gli incontri sono a ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
Si consiglia di prenotare il proprio posto tramite Eventbrite, per informazioni: https://fondazioneimagomundi.org/agenda/

@fondazioneimagomundi

Per maggiori informazioni:

Fondazione Imago Mundi
Piazza del Duomo, 20 – Treviso
www.fondazioneimagomundi.org
barbara.liverotti@fondazioneimagomundi.org / +39 334 9901269

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