Tutti gli articoli di Elena

“Voglio morire come città, per rinascere come uomo”: la sfrontatezza talentuosa di Henry Miller!

Un solo nome, scomodo e scottante, della narrativa moderna mi viene in mente che si possa accostare, in sede artistica, alla visione cimiteriale e infernale dei pittori gotici e di Hieroymus Bosch, con le sue composizioni brulicanti di grani disparati e disperati di bruttezza, magnificati da una sorta di microscopio morale superiore. Quel nome è Henry, al secolo Henry Miller, nato nel 1891 a Yorkville, nei pressi di New York, profeta anarchico dello sconvolgimento dei sensi e, creatore di fiori letterari piantati nel fango, contaminato e osceno, di una società putrefatta nelle idee ancor prima che nelle carni. Fiori non privi di supremi petali di verità e di profondità dell’umano vivere ed essere. Continua la lettura di “Voglio morire come città, per rinascere come uomo”: la sfrontatezza talentuosa di Henry Miller!

Benvenuta Signora Dalloway! Qui nessuno ha paura di Virginia- Clarissa Woolf!

L’eterea Virginia Woolf!

Il 28 marzo 1941, Virginia Woolf esce dalla sua casa di campagna nel Sussex e, giunta sulla riva del piccolo fiume che scorre lìvicino, deposita cappello e bastone da passeggio, entra nell’acqua e si lascia affogare, quietamente. C’è chi sostiene che, per non lasciare nulla al caso, avesse riempito le tasche di sassi. Questa fine, studiata si direbbe con una certa cura per i particolari, non può venire brutalmente archiviata, come frutto di un’ennesima crisi depressiva, anche se è vero che fin dall’adolescenza la Woolf aveva subito ricorrenti crisi nervose e che la guerra, con la sua lunga sequenza d’incursioni e distruzioni, può aver contribuito alla sua decisione di abbandonare per sempre la realtà . Continua la lettura di Benvenuta Signora Dalloway! Qui nessuno ha paura di Virginia- Clarissa Woolf!

Fuori i colori, dentro i dolori: la vita grintosa e sofferta della compañera Frida Kahlo!

Frida Kahlo!

Improvvisamente, sul finire del secolo scorso, al di là dell’Oceano, nella costa orientale degli States dove l’Arte la si fiuta e la si corteggia, con frenesia, prima che altrove, scoppia e s’impone la “bomba Frida”. Alla fine del 1990, New York è tappezzata in ogni suo angolo di manifesti, che raffigurano le sue opere variopinte e carnali. Le mostre sulla “Palomita” messicana si susseguono. Un suo autoritratto viene venduto da Sotheby’s per oltre un milione e mezzo di dollari. I giornali di tutto il mondo parlano di lei: “la grande Frida”, “la nuova regina di New York”, l’ “artista degli anni ’90”. A Hollywood si progettano film sulla sua vita. Le sue biografie vendono migliaia di copie. Continua la lettura di Fuori i colori, dentro i dolori: la vita grintosa e sofferta della compañera Frida Kahlo!

Museo della ceramica in cottoveneto a Carbonera

Presso la sede Cottoveneto i fratelli Armando e Mario Sutor hanno realizzato, in un ambiente espositivo dedicato, un Museo della ceramica per conservare e valorizzare numerosi pezzi di varia provenienza che illustrano gli sviluppi del gusto e degli stili attraverso i secoli, dal Quattrocento al contemporaneo. Una particolare attenzione è riservata agli artefatti della tradizione locale del Nord-Est, ai prodotti di fornaci e manifatture come Appiani, Gregorj, Galvani, Fontebasso, Tognana e Pagnossin. Continua la lettura di Museo della ceramica in cottoveneto a Carbonera

La caparbia Peggy Guggenheim: chi era costei?

Peggy Guggenheim

Temperamento da vendere, rovente ed aspra, di una sincerità devastante per gli altri e per sè stessa, considerata a pieno titolo l’ultima dogaressa in Laguna, sorprendente talent scout, collezionista venerata, musa trasgressiva ed amante libertina di alcuni tra i più geniali cervelli del secolo scorso. Un personaggio, di certo, Mrs Peggy Guggenheim, classe 1898, ereditiera americana dalle fortune altalenanti, fiuto spiccato per le eccellenze artistiche, rapace capacità di ascolto. Continua la lettura di La caparbia Peggy Guggenheim: chi era costei?

Il fascinoso e prestigioso Museo del Vetro di Venezia!

L’edificio è l’antico Palazzo dei Vescovi di Torcello. Il Museo del Vetro è nato come abitazione patrizia nelle tipiche forme del gotico fiorito, di cui resta traccia nella colonna con capitello dell’atrio e nelle finestre della facciata sul cortile, divenne nel 1659 residenza del Vescovo Marco Giustinian, che qualche anno più tardi lo acquistò per farne dono alla diocesi torcellana. Risale a quegli anni una sostanzanziale ristrutturazione dell’edificio su progetto di Antonio Gaspari. Continua la lettura di Il fascinoso e prestigioso Museo del Vetro di Venezia!