Il Circolo Culturale Bellunese presenta il programma della 66a Stagione

Il Circolo Culturale presenta la Stagione 2019, sabato 2 febbraio 2019 ore 11, Salone nobile di Palazzo Fulcis, Belluno. Sabato 2 febbraio 2019 alle ore 11, nel Salone nobile di palazzo Fulcis, in conferenza stampa, il Circolo Culturale Bellunese presenta il programma della 66a Stagione 2019.

La 66a Stagione 2019 del Circolo Culturale Bellunese si presenta quest’anno particolarmente ricca nella varietà e nella qualità dell’offerta. Basta uno sguardo al cartellone per apprezzarne la singolarità e il livello della programmazione: tre orchestre da camera, di Trieste, Verona e Padova; alcuni dei più eminenti pianisti della scena concertistica italiana e internazionale; una leggenda vivente del jazz come il batterista Jimmy Cobb; due artisti bellunesi di grandissimo talento, come Myriam Dal Don e Ivano Battiston; un ensemble vocale (Gesualdo Six) e un chitarrista (Thibaut Garcia) sconosciuti in Italia e celebrati oltralpe.

Si inizia, nel nome di una tradizione ormai consolidata, con un concerto del pianista Grigory Sokolov al Teatro Comunale (lunedì 4 febbraio): va sottolineata la ricorrenza della quindicesima presenza bellunese consecutiva dell’artista di fama mondiale, in quest’occasione impegnato a comporre un programma dedicato a Beethoven e Brahms. Per il Circolo, con il quale il pianista ha stabilito un consolidato rapporto fondato da una sorta di affinità elettiva, i ritorni annuali di Sokolov rappresentano un dono prezioso, da custodire.

Altri grandi esponenti della scuola pianistica italiana si esibiranno in Stagione. Il 7 marzo il vi sarà un recital di Benedetto Lupo, uno dei talenti italiani più interessanti e completi della sua generazione, le cui esecuzioni sono apprezzate in quanto sempre meditate e originali, con un programma romantico e tardoromantico, da Schumann a ?ajkovskij. Lupo è anche un grande didatta (tra i suoi allievi figura Beatrice Rana), qualità che esprime come docente dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Accanto a Lupo, il giovane talento Filippo Gorini, che a soli ventitré anni è considerato uno dei più interessanti talenti della sua generazione. Gorini è molto apprezzato, oltre che per le sue interpretazioni di pagine beethoveniane, per la vastità del suo repertorio che si estende dal barocco ad autori contemporanei come Kurtág, che qui presenterà assieme a Brahms. Altro giovane talento sarà Gabriele Strata (15 marzo) pianista vincitore dell’edizione 2018 del Premio Venezia, celebrato negli Stati Uniti quale outstanding pianist dell’anno. Il 19 novembre il grande pianista Filippo Gamba proseguirà l’esecuzione integrale delle Sonate di Beethoven. Le tre formazioni orchestrali da camera compongono quasi una sorta di piccolo ciclo dedicato a tale repertorio, tutto ospitato sul palco del Teatro Comunale: la Nuova Orchestra Ferruccio Busoni di Trieste (26 marzo), i Virtuosi Italiani di Verona (4 aprile, con un delizioso programma dedicato a musiche da film accompagnate da proiezione di pellicole ad esse collegate) e l’Orchestra Vivaldi di Padova (18 ottobre), che si esibirà con il virtuoso violinista Domenico Nordio.

Altri virtuosi del loro strumento:

– il chitarrista franco-spagnolo Thibaut Garcia (4 giugno), nominato nel 2017 BBC New Generation Artist, che è solito esibirsi come solista con le più rinomate orchestre e che il Circolo si onora di portare nel nostro paese quale prestigiosa e inedita presenza

– la violinista bellunese Myriam Dal Don (23 settembre), definita da “Le Figaro” come «la rivelazione di un immenso talento (…) abbagliante di precisione, agilità e purezza di stile ammirabile», con un bellissimo programma nel quale traspaiono gli omaggi al centenario di Clara Schumann e Giuseppe Tartini (attraverso la Tartiniana seconda di Luigi Dallapiccola), accompagnata dal pianista Enrico Pompili

– un altro bellunese, Ivano Battiston (29 ottobre), fisarmonica, in coppia col grande trombettista Gabriele Cassone: il primo, dopo aver vinto il Trophée Mondial de l’Accordéon ha conosciuto una carriera sfolgorante; il secondo, definito da Luciano Berio quale il “miglior trombettista del mondo”, un virtuoso che suona anche la tromba barocca con il virtuosismo di un flautista

– ancora al Teatro Comunale, l’originale Quartetto di percussioni Tetraktis (10 maggio), che ha affrontato le esperienze musicali più diverse, comprese le collaborazioni con Lorenzo Jovanotti e che negli anni ha permesso la realizzazione di un repertorio contemporaneo italiano precedentemente inesistente. Verrà presentata anche unaprima assoluta di Gianvincenzo Cresta (Entanglement), accanto a musiche di John Cage, Giovanni Sollima, Steve Reich e altri.

– il Trio Tommaso Lonquich, clarinetto – Umberto Clerici, violoncello – Claudio Martinez, pianoforte (12 novembre) con un accostamento di Beethoven a Brahms, come accade nel programma di Sokolov

– tre concerti di musica antica di elevatissima qualità: due formazioni italiane (ma comprendenti artisti di tutta Europa), la Fonte Musica (30 giugno) e laReverdie (29 novembre), apriranno uno squarcio su una stagione di musica italiana pressoché dimenticata, la trecentesca ars nova bene rappresentata da due grandi compositori, rispettivamente Matteo da Perugia (primo maestro di cappella del Duomo di Milano) e Francesco Landini, celebre organista cieco (il cui monumento funebre raffigurante il musicista che suona il suo organetto, si trova a Firenze nella chiesa di San Lorenzo). E, per la prima volta in Italia, un ensemble di voci maschili inglese, i Gesualdo Six (30 aprile), con uno squisito programma di polifonia inglese.

– last, but not least, il 14 luglio, in una cornice estiva en plein air (Villa Crotta Segato di Pian di Sedico), il Circolo ospiterà il batterista Jimmy Cobb, autentica leggenda del jazz. Cobb fu per lungo tempo al fianco di Miles Davis, ma vanta collaborazioni con John Coltrane, Billy Holiday, Dizzy Gillespie, Sara Vaughan. Qui sarà in trio con pianoforte e contrabbasso. Alberto Marsico & Organ Logistics (7 luglio, all’Ospizio di Candaten) ci farà scoprire la magia dell’organo Hammond, di cui Marsico da tempo è virtuoso di fama internazionale.

Il Circolo Culturale Bellunese offrirà inoltre assieme a Cariverona e all’Associazione Antiqua Vox, con la direzione artistica di Andrea Marcon, il II Festival di musica antica Arte e Musica tra Pelmo e Civetta 2019, che quest’anno prevederà dieci appuntamenti estivi, tutti nel territorio di Val di Zoldo. La stagione verrà presentata nella prossima Primavera.

Circolo Culturale Bellunese Ufficio Stampa: Paolo Ceccato +39 335 5372682

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