Sesto concerto della rassegna internazionale “I Concerti a Palazzo”

Venerdì 3 maggio alle 20.45 a Palazzo Ragazzoni, Sacile, sesto concerto della rassegna internazionale “I Concerti a Palazzo” dedicata ai giovani talenti organizzato dall’Associazione Ensemble Serenissima con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Sacile e della Fondazione Friuli.

Protagonisti saranno il giovanissimo pianista Davide Conte e il Quintetto Virtuoso. Il primo, tredicenne già vincitore in numerosi concorsi internazionali, si è distinto anche in prestigiose competizioni quali Bartók piano competition di Graz, Young virtuoso di Zagabria, concorso Chopin di Budapest e Marbella piano competition in Spagna e, nonostante la giovanissima età ha già sostenuto recital solistici per importanti Festival in Italia e in Polonia.

Il Quintetto Virtuoso, invece, mette assieme culture ed esperienze musicali assai diverse tra di loro: i suoi componenti, infatti, provengono da Italia, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Turchia. Kristina Ivanovic e Milena Petkovic al violino, Ecem Eren alla viola, Alice Romano al violoncello e Andrea Virtuoso al pianoforte si sono esibiti, oltre che nei loro paesi d’origine, in Austria, Germania, Croazia, Serbia, Slovenia e si sono affermati singolarmente in numerosi concorsi.

La prima parte del concerto, inserito anche nella settimana della Cultura promossa dal Comune di Sacile, sarà quindi dedicata al pianoforte con l’esecuzione, da parte del giovane Conte, delle “Variazioni sul tema Le rossignol di Alabiev” di Glinka, della Mazurka in la minore e della Polacca in sol diesis minore di Chopin, delle 6 Danze Rumene di Bartok, una composizione con forti contrasti dinamici e ritmici, oltre che espressivi, dall’accorata e nostalgica malinconia all’allegria sfrenata, per concludere con Ginastera: il Rondò op.19, tre miniature per pianoforte, basate su tradizionali melodie argentine e le Danzas Argentinas op.2, lavoro fortemente influenzato dal nazionalismo musicale, con ritmi vitali, dissonanze espressive e passaggi virtuosi.

Nella seconda parte l’interpretazione del Quintetto op. 44 di Schumann, capolavoro in cui si avverte, oltre a una straordinaria fantasia nell’inventare e collegare fra di loro i vari temi dove il pianoforte è protagonista e punto di incontro e di raccordo fra le due diverse parti in un gioco, la particolare sigla creatrice dell’autore, quella sensibilità poetica di gusto romantico, fatta di improvvisi slanci e di teneri ripiegamenti. L’ingresso è libero.

Clelia Delponte
3470349679

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