In cammino ciclo di incontri Naturale inclinazione a Treviso

“In cammino” è il tema della nuova edizione di Naturale inclinazione, il ciclo di appuntamenti di fine estate dedicati al pensare e al fare giardino nel mondo contemporaneo, organizzato a settembre a Treviso dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e curato da Simonetta Zanon (coordinatrice area progetti paesaggio).

Mercoledì 16 settembre alle ore 18 e mercoledì 23 settembre alle ore 17 sono in programma due incontri pubblici nell’auditorium della Fondazione Benetton per riflettere sull’azione del “camminare” come pratica paesaggistica innovativa che parte dal basso. L’appuntamento conclusivo, in collaborazione con il festival CombinAzioni di Montebelluna, propone, domenica 27 settembre alle ore 15 sulle grave del Piave a Ciano del Montello, una passeggiata “ragionata” alla scoperta di un luogo.

«La pratica del cammino, solitario o in gruppo, in ambiente urbano o immersi nella natura, per un’oretta strappata agli impegni quotidiani o per una settimana di viaggio a piedi, super equipaggiati o scalzi nei prati, rappresenta da sempre un’attività profondamente connessa al nostro rapporto con il paesaggio, la natura, i luoghi» spiega Simonetta Zanon.

«L’esperienza del movimento con il proprio corpo contribuisce in modo sostanziale a stabilire la nostra relazione con lo spazio nel quale viviamo e a costruire quella percezione che la Convenzione Europea del Paesaggio, andando oltre l’idea della semplice visione, pone alla base della definizione stessa di paesaggio e dell’individuazione delle politiche di gestione, salvaguardia e pianificazione. In questo senso, il camminare – dalla passeggiata del wanderer e del flâneur al vagabondare del tramp, dall’esplorazione botanica a quella urbana, dal trekking avventuroso alle marce di protesta fino alla perception walking (il catalogo è infinito…) – non rappresenta solo un’occasione ricreativa legata a importantissime ragioni ecologiche, salutistiche e terapeutiche, e nemmeno un’esperienza puramente culturale ed estetica, ma costituisce uno strumento democratico di cittadinanza attiva e partecipazione, alla portata di tutti. Muoverci nel paesaggio, così come esplorare le città, ci permette di rinnovare il nostro rapporto con la natura e gli altri e di capire i nostri ambiti di vita ed elaborare un nostro pensiero su come li vorremmo; e in questo momento, un’esperienza attiva e dinamica dei luoghi può significare anche interazione diretta con le grandi trasformazioni determinate dall’attuale crisi climatica e, dunque, opportunità di orientare, se vogliamo, il nostro stile di vita e il nostro impegno. Se è vero che la nostra relazione con i luoghi diventa più consapevole quando riusciamo a leggerne le storie e ci sentiamo parte attiva – attori e spettatori al tempo stesso – del processo inarrestabile che li costruisce giorno per giorno come sono, l’esperienza del cammino sta davvero alla base di tutto e rappresenta uno strumento dalle molteplici potenzialità, anche ai fini di azioni progettuali e di cura».

Programma completo:

mercoledì 16 settembre 2020 ore 18, auditorium Fondazione Benetton Walkscapes. Camminare come pratica estetica incontro pubblico Prima di inventare l’architettura l’uomo possedeva una forma simbolica con cui trasformare lo spazio: l’azione del camminare. È camminando che l’uomo ha cominciato a modificare il paesaggio che lo circondava e a costruire luoghi. Ed è camminando che nell’ultimo secolo si sono formate le categorie con cui interpretare i paesaggi urbani che ci circondano.

Francesco Careri, professore presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma 3 e cofondatore del laboratorio di Arte Urbana Stalker/Osservatorio Nomade, tratterà della relazione tra cammino e percezione del paesaggio, e del girovagare come forma d’arte, come atto primario di trasformazione del territorio, come strumento estetico di conoscenza dello spazio, come pratica di intervento urbano atta a esplorare e trasformare gli spazi nomadi della città contemporanea, attraverso l’esperienza diretta dei luoghi e l’interazione con gli abitanti.
Introdurrà l’incontro Luigi Latini, professore di Architettura del Paesaggio presso l’Università Iuav di Venezia.

mercoledì 23 settembre 2020 ore 17, auditorium Fondazione Benetton Camminare e raccontare per fare paesaggio incontro pubblico Elena Lorenzetto, dottore di ricerca in semiotica, presenterà i risultati della ricerca condotta nel 2019 come borsista presso la Fondazione Benetton. L’indagine riguarda le pratiche di valorizzazione dei luoghi da parte di persone e gruppi ed esamina, in particolare, due azioni particolarmente efficaci per attivare processi di rigenerazione urbana e cura del paesaggio: camminare e narrare.

Passeggiate, trekking, festival, itinerari culturali, iniziative creative di vario genere sono state considerate come pratiche paesaggistiche innovative: in altre parole, azioni che, dal basso, fanno paesaggio, soprattutto a livello semiotico, ovvero attribuendo ai luoghi significati, simboli, sentimenti, ma così facendo stimolano anche processi di trasformazione fisica, sollevando questioni centrali per le politiche sul paesaggio.

Con l’introduzione di Simonetta Zanon, tutor della ricerca, e il commento finale di Claudio Bertorelli, fondatore di Asprostudio, “segugio dei luoghi”, e di Mauro Varotto, professore di Geografia all’Università di Padova.
La presentazione verrà aperta dalla testimonianza dell’attore e narratore Mirko Artuso, che racconterà, con l’accompagnamento musicale di Sergio Marchesini, le sue esperienze di cammino lungo i fiumi Piave e Muson.

domenica 27 settembre 2020 ore 15, grave del Piave, Ciano del Montello
passeggiata “ragionata” alla scoperta di un luogo, in collaborazione con il festival CombinAzioni di Montebelluna.
Quando le acque del fiume Piave incontrano la pianura, subito dopo il ponte di Vidor, l’alveo si apre nell’ampio spazio delle grave di Ciano, quasi mille ettari di ecosistemi fluviali, ricchi in biodiversità e bellezza. Grazie alla abbondante presenza di specie e habitat protetti, le grave di Ciano fanno parte di Rete Natura 2000, sono Zona Speciale di Conservazione in base alla direttiva europea “Habitat” e, dal 2018, Area Wilderness riconosciuta dall’Associazione Italiana per la Wilderness.

La passeggiata vuole offrire a tutti i cittadini interessati un’occasione per sperimentare concretamente il cammino come pratica percettiva, di conoscenza e crescita della consapevolezza sul valore di un luogo che è un bene comune dall’enorme valenza naturalistica, paesaggistica e storico-culturale.

In questo contesto ogni eventuale intervento non può prescindere dalla considerazione del fiume come un sistema unico integrato, complesso e interconnesso, e dal superamento della vecchia logica emergenziale che va a rincorrere e riparare – spesso con pezze di cemento – gli effetti, senza mai riuscire a lavorare efficacemente sulle cause.
Alla passeggiata, organizzata dall’Associazione CombinAzioni, interverranno Luciano Cecchinel, poeta, e Francesco Visentin, ricercatore in geografia presso l’Università di Udine.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Per gli incontri del 16 e del 23 settembre è richiesta la prenotazione: T 0422 5121, fbsr@fbsr.it
Per la partecipazione alla passeggiata del 27 settembre: combinazioni.festival@gmail.com, www.combinazionifestival.it

Per gli iscritti all’Albo degli Architetti sono previsti crediti formativi professionali.
Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche: T 0422 5121, www.fbsr.it
Fin dalla sua prima edizione, svolta nel 2011, l’iniziativa Naturale inclinazione si rifà alla figura di Ippolito Pizzetti (1926-2007), maestro indimenticabile e costante punto di riferimento del lavoro della Fondazione, e al suo instancabile impegno nella divulgazione della cultura e dell’arte del fare giardini, atto poetico ricco di significati anche sul piano ecologico, sociale e etico. Il titolo della rassegna rinvia all’eredità culturale del grande paesaggista e inventore di giardini, riprendendo quello della raccolta dei suoi scritti per la rivista «Golem l’Indispensabile» (Gruppo Editoriale Motta 2006, nuova edizione Encyclomedia 2011).

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