Facciamo un salto indietro di mezzo secolo e atterriamo con la nostra macchina del tempo nel 1971, un anno caratterizzato da tanti, tantissimi avvenimenti. Concentriamoci sulla musica, allora veramente un polo fondamentale nella cultura giovanile. 1971 è sinonimo di una serie di capolavori che hanno reso immortale il rock di quel periodo.
Ce lo dicono i dati dell’epoca relativi alle vendite dei dischi, numeri che contribuiscono a tenere a galla un settore entrato in una crisi dalla quale, difficilmente, sarà possibile trovare scampo. La speranza è però sempre viva, così come immaginare che i giovani di questo nuovo millennio possano avvicinarsi alle sonorità tanto care ai loro genitori.
Senza ombra di dubbio è quel che è successo ad Umberto Poli, geniale polistrumentista e ideatore di progetti musicali e teatrali che lo vedono protagonista assoluto in quel panorama musicale italiano che vuol prendere le distanze dalla musica preconfezionata a favore di quello che, invece, realmente è: una forma d’arte, e che arte. Umberto, oltre a suonare nei Gospel Book Revisited e ne Lastanzadigreta è anche firma storica di Guitar Club Magazine, insegnante di chitarra e coordinatore di numerosi progetti di musica d’insieme rivolti a bimbi, adolescenti, adulti. In tutto ciò, ecco oggi uscire dal magico cilindro del musicista piemontese un progetto nuovo di zecca con un’imperdibile serie di incontri online – in diretta Zoom – dedicati a 5 dischi leggendari, fondamentali e – guarda caso – tutti venuti alla luce proprio nell’anno d’oro del rock, il 1971.
Le lezioni affronteranno quello che da molti è definito il più bell’album “live” di tutti i tempi, il celeberrimo At Fillmore East della Allman Brothers Band, ma anche – sul versante opposto dell’Atlantico – Every Picture Tells A Story di un ancor giovanissimo Rod Steward. Poteva inoltre non spiccare la star del soul Marvin Gaye con il suo manifesto sonoro dal titolo What’s Going On? E le donne del rock?
Assolutamente presenti attraverso una delle maggiori esponenti del cantautorato femminile internazionale, Carole King, cantante e pianista eccezionale, capace – con Tapestry – di far innamorare un’intera generazione. Last but not least, in chiusura, una tra le rock band più amate del pianeta, gli immarcescibili Rolling Stones assieme a quello Sticky Fingers in cui il rock inglese si è tuffato a piè pari nelle paludi di Muscle Shoals.
Una scelta oculata, per nulla banale, per rivivere vecchie emozioni e – soprattutto – fare nuove esperienze. Di quelle che ti cambiano la vita.
Il progetto è stato ideato, sviluppato e promosso in collaborazione con Babelica, instancabile e attivissima associazione di promozione sociale e culturale con sede a Torino.
Per maggiori dettagli e iscrizioni: https://www.babelica.it/1971-2021-50-anni-di-rock/