Concerto “Chiaroscuro. Musica barocca e musica persiana in dialogo”

Musica in attesa by GIUSEPPE BORSOI

Sabato 21 maggio alle ore 20.30, con il concerto “Chiaroscuro. Musica barocca e musica persiana in dialogo” con Peyman Kafshdoozha, arciliuto e setar, proseguirà nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso la nuova stagione concertistica del progetto Musica antica in casa Cozzi, promosso dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dall’associazione almamusica433, con la direzione artistica di Stefano Trevisi. Il concerto sarà preceduto alle ore 18 da un incontro/aperitivo con il musicista al Caffè Caffi di Treviso.

La stagione, in programma fra aprile e giugno 2022, e intitolata Mind the Music! Oltre i confini, si ispira ai temi di Treviso Contemporanea, iniziativa condivisa di Fondazione Benetton e Fondazione Imago Mundi, articolata nella proposta di tre mostre sul tema “Mappare il mondo” (aperte a Ca’ Scarpa, alle Gallerie delle Prigioni e nella Chiesa di San Teonisto fino al 29 maggio), e in particolare alle suggestioni dell’esposizione Mind the Map!
La nuova edizione esplora infatti la musica intesa come viaggio, partendo dalla consapevolezza che la musica come le mappe è un ibrido culturale, non circoscrivibile nel recinto del definito.

Il concerto in programma ci condurrà dalla Persia del setar all’Europa barocca. Nell’approfondire lo studio delle intavolature per liuto di Alessandro Piccinini, il liutista Peyman Kafshdoozha, nativo di Teheran, incontra una pratica descritta da Piccinini che molto spesso viene trascurata e altrettanto poco praticata: quella dell’uso del solo indice per l’esecuzione dei passaggi tecnici piuttosto articolati. Questo dettaglio che potrebbe apparire insignificante (classificandolo come una delle numerose proposte di pratica) in Peyman Kafshdoozha risveglia nella memoria la pratica musicale del setar persiano, che lo ha accompagnato per tutto il suo percorso di formazione.

Nasce così il progetto Chiaroscuro in cui Kafshdoozha esplora le connessioni tra strumenti all’apparenza distanti che, in una pratica tecnica, da un lato suggerita (Piccinini), dall’altro parte integrante della tecnica esecutiva (il setar si suona solamente utilizzando il dito indice alternando il movimento verso il basso e verso l’alto), si ritrovano in una terra comune. Chiaroscuro diventa così il luogo in cui si incontrano due tipologie di liuto, occidentale e orientale, uniti dalla stessa estensione del pensiero dell’esecutore, non più diviso tra Oriente e Occidente ma integrato in un flusso in continuo dialogo.

La stagione si concluderà sabato 4 giugno con “Sepharad. Sarajevo, chico Yerushalaim” con Aleksandar Sasha Karlic & Yefira (Aleksandar Sasha Karlic, voce, oud, saz; Simona Gatto, canto, percussioni; Fabio Resta, nay, kaval, gajda; Diego Resta, tambur, kemançe, gadulka). E con la partecipazione straordinaria del hazzan Asher Alkalay, canto, qanun; e della danzatrice Mirella Maciariello.

Per informazioni:

Incontri Caffè Caffi:
via Manin 73, Treviso.
Ingresso su prenotazione, aperitivo 8 euro, T 0422 1840814.

Concerti:
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso.
Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31.
Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 (under 26, over 65). Prevendita su liveticket.it o presso la segreteria della Fondazione Benetton, lun–ven ore 9–13, 14–17.

Programma del concerto

Alessandro Piccinini (1566–ca. 1638)
Toccata XX
Passacaglia
Chiaccona Marionacalla vera Spagnola

Pietro Paolo Melii (1579–post 1623)
Capricio Chromatico, Secondo libro

Girolamo Kapsberger (ca. 1580–1651)
Toccata V
Gagliarda X

Giovanni Zamboni (fine XVII–inizio XVIII sec.)
Sonata 9
I. Preludio
II. Allemanda
III. Giga
IV. Sarabanda
V. Gavotta

Musica Persiana
Improvvisazione su Danstah Shur

Biografia

Peyman Kafshdoozha, nato a Teheran ha cominciato a studiare chitarra classica completando la sua formazione con importanti maestri iraniani.
Ha tenuto molti concerti solistici e da camera e ha insegnato chitarra in vari istituti di musica di Teheran. Dal 2007 è stato gestore della società “Classic Archive” a Teheran la cui discoteca conteneva circa 9000 dischi di musica classica dal periodo medievale sino al contemporaneo. Grazie a questo archivio ha scoperto la musica antica europea suonata con strumenti d’epoca e ha iniziato a ricercare e studiare da solo questo repertorio. Successivamente si è appassionato al Liuto e nel 2010 si è trasferito in Europa per studiare gli strumenti antichi a corda. Si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nel corso di Liuto e dal 2013 ha studiato con Hopkinson Smith a Basilea per il perfezionamento della propria tecnica sul Liuto a doppie corde e nel 2018 finisce un Master di Music Performance and Historically Informed Performance in Hochschule der Künste Bern, Svizzera.
Attualmente è insegnante di Liuto e di strumenti a pizzico al Pontificio Ambrosiano di Musica Sacra Unipiams a Milano.

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