Un’Enciclica per il futuro dell’umanità: Laudato si’

Sabato 12 gennaio alle ore 17, nella chiesa di San Teonisto di Treviso, l’associazione Slow Food e la Comunità Laudato Si’ Treviso/Africa organizzano, in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche, un incontro ispirato all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco dedicata al tema dell’ambiente, pensato per ragionare di futuro assieme ai giovani, con la partecipazione di Monsignor Domenico Pompili, Vescovo di Rieti, che terrà un intervento sul significato e il valore dell’Enciclica e delle Comunità Laudato Si’, di cui è fondatore con Carlo Petrini.

Parteciperanno inoltre: Mons. Adriano Cevolotto, Vicario Generale della Diocesi di Treviso; Giulia Pandolfi, Slow Food Treviso; Lucio Carraro, Comunità Laudato Si’ Treviso/Africa; Antonella Della Giustina, operatore culturale e capogruppo scout AGESCI TV 1; Alberto Franceschini, presidente del Centro Servizi del Volontariato, Treviso; Valerio Delfino, responsabile della Comunità Sant’Egidio di Treviso; Hajar Bouharid, partecipante al Forum di Cadolten della Comunità Laudato Si’ Treviso/Africa. Coordinerà Gino Bortoletto, Comunità Slow Food-Terramadre.

L’incontro, dedicato alla memoria di Federico Coghetto un ragazzo che avrebbe abbracciato senza dubbio il messaggio di Papa Francesco, sarà un’occasione per riflettere sulla situazione del mondo giovanile, in relazione ai grandi temi che ne condizionano il futuro: lo sviluppo insostenibile, la precarietà del pianeta, la necessità di un’«educazione ambientale» (che comprende anche le grandi questioni dell’ecologia integrale, della giustizia sociale, della solidarietà, delle migrazioni e delle povertà), al fine di cambiare abitudini e comportamenti che possono danneggiare l’autentica e genuina convivenza tra Uomo e Natura.

Nella sua introduzione all’Enciclica, Carlo Petrini scrive: «Nella sua prima parte lo scritto è un perfetto riassunto, altamente educativo, della situazione in cui si trova il mondo: inquinamento e cambiamento climatico, la questione dell’acqua, la perdita di biodiversità con le conseguenze del deterioramento della qualità della vita umana, il degrado sociale, il diffondersi dell’iniquità in un mare di indifferenza e di presunta impotenza. […] Il richiamo a “coltivare e custodire”, così come è scritto nella genesi (2, 15), citata in più occasioni […] è al tempo stesso un rimando a qualcosa di antico e ancestrale, che ci chiede sin dall’inizio dei giorni di vivere con equilibrio la nostra natura più profonda di esseri umani. […] Tornando a San Francesco, c’è una frase a lui attribuita che mi sembra una chiusa perfetta per ogni ragionamento attorno a questo scritto del Santo Padre: “Cominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. Nulla ci deve spaventare di questo compito a cui siamo chiamati, credenti o non credenti. Se ci sembra impossibile, ci sorprenderemo a realizzarlo, con lo stesso senso di sorpresa che si ha di fronte alla contemplazione del Creato».

Ingresso libero. Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31, Treviso. Per informazioni: Fondazione Benetton, via Cornarotta 7-9, Treviso, T 0422 5121, fbsr@fbsr.it

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