Il Museo del Tessuto di Prato è il più grande centro culturale d’Italia dedicato alla valorizzazione dell’arte e della produzione tessile antica e contemporanea. E’ gestito dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato, costituita nel novembre 2003 da Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Prato, Comune e Provincia di Prato, Unione Industriale Pratese. Le attività della Fondazione sono sostenute da Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Cariprato. Il Museo nasce nel 1975 presso l’Istituto Tecnico Industriale Tullio Buzzi e dal Maggio 2003 ha trovato la sua collocazione definitiva in una parte dei locali restaurati della Ex Cimatoria Campolmi.
Il museo conserva un patrimonio cospicuo e molto eterogeneo, esposto in aree tematiche: sala della caldaia, sala dei tessuti antichi, area materiali e processi, Prato città tessile, Prato e il sistema moda, area dei tessuti contemporanei, sala per mostre temporanee. Il criterio espositivo prevede una rotazione periodica degli oggetti. Questa particolarità – oltre ad offrire un museo che rinnova continuamente i suoi contenuti – trae origine da un lato dalle particolari esigenze conservative dei reperti tessili antichi, dall’altro dall’aggiornamento continuo a cui è sottoposta la sezione contemporanea.
La storia
Origini: già dalla metà del Novecento, presso l’Istituto Tecnico Industriale Tullio Buzzi – la scuola che dalla fine dell’Ottocento ad oggi ha formato generazioni di tecnici tessili e imprenditori pratesi – diversi professori, tra cui si ricordano in particolare Giuseppe e Carlo Ponzecchi, si dedicano alla raccolta di testimonianze della produzione tessile e a coltivare nei giovani studenti l’interesse nei confronti della tradizione antica.
1975: nasce il Museo del Tessuto di Prato, con sede presso l’Istituto Tecnico Industriale Tullio Buzzi, grazie alla donazione di un importantissimo nucleo di tessuti antichi da parte dell’imprenditore Loriano Bertini, che si va ad aggiungere alle testimonianze raccolte negli anni dai professori della scuola.
Nel corso degli anni le collezioni hanno visto un notevole incremento del loro volume grazie allo sforzo fattivo dell’Associazione Ex Allievi dell’Istituto Buzzi e di altre importanti istituzioni cittadine, come ad esempio il Comune di Prato, la Cariprato, l’Unione Industriale Pratese.
1997: il Museo cambia sede e si trasferisce come soluzione provvisoria presso il Palazzo Comunale, con l’intento di aumentare la fruibilità delle collezioni e di sviluppare attorno ad esse un programma permanente di valorizzazione rivolto ad un pubblico più vasto.
Particolarmente importante in questo periodo è il consolidarsi del rapporto con PratoTrade, il Consorzio di 150 selezionate aziende tessili dell’area di Prato produttrici di tessuti per abbigliamento, che attraverso le sue continue donazioni ha permesso la costituzione della Sezione Contemporanea del Museo.
2001: si costituisce l’Associazione Amici del Museo del Tessuto, nata con il fine statutario di arricchire le collezioni attraverso l’acquisizione di nuovi reperti. Si susseguono donazioni di campionari tessili e materiali, sia da parte delle aziende tessili del distretto, sia da parte di numerosi privati cittadini.
5 Maggio 2003: viene inaugurata la sede definitiva del Museo presso la ex fabbrica Campolmi, gioiello di archeologia industriale tessile del XIX secolo, alla presenza dell’allora Presidente della Camera dei Deputati, on. Pierferdinando Casini.
Novembre 2003: nasce la Fondazione Museo del Tessuto di Prato, nuovo soggetto gestore del Museo fondato da Camera di Commercio, Comune e Provincia di Prato, Unione Industriale Pratese.
Le collezioni
Il patrimonio del Museo del Tessuto è costituito da una collezione molto eterogenea di reperti di assoluto rilievo internazionale. L’arte del tessuto è documentata dall’era paleocristiana fino ai nostri giorni nelle più varie tecniche di esecuzione, per un totale di circa 6000 reperti.
In questi primi trenta anni di attività, le collezioni del Museo si sono costituite attraverso un flusso incessante di donazioni da parte di associazioni, come l’Associazione Ex Allievi Istituto Tecnico Industriale Tullio Buzzi e l’Associazione Amici del Museo del Tessuto, e di enti privati e pubblici, come il Comune di Prato, la Cariprato, l’Unione Industriale Pratese, nonché di molti privati cittadini.
Questi i nuclei tematici principali:
Tessuti archeologici: frammenti tessili provenienti da scavi o da sepolture, appartenenti alla cultura copta (III-X sec. d.C.) e alla cultura precolombiana (Periodo Intermedio Tardo);
Tessuti e paramenti sacri: tessuti operati e stampati di produzione europea databili a partire dal XIII fino al XX secolo, presenti in una vasta gamma di tipologie (velluti, tessuti figurati, tovaglie perugine, damaschi, lampassi) e di moduli decorativi che testimoniano i momenti più significativi dello sviluppo delle manifatture europee;
Tessuti e manufatti ricamati: campionatura di ricami italiani ed europei realizzati su oggetti confezionati dal XV al XX secolo, oppure pervenuti allo stato frammentario attraverso raccolte storiche;
Tessuti ed abiti etnici: raccolta di notevole interesse storico – antropologico di tessuti provenienti dall’India, dall’Indonesia e dallo Yemen, dall’America centrale e meridionale, da Cina e Giappone, che con le loro decorazioni e simbologie ricordano l’importanza dell’arte tessile come valido strumento di comunicazione sociale;
Campionari pratesi: raccolta di materiali che documentano l’evoluzione della produzione tessile locale ed i cambiamenti nel gusto e nello stile dall’ultimo quarto dell’Ottocento fino al periodo contemporaneo;
Bozzetti e tessuti d’artista: comprendono esemplari realizzati da artisti della prima metà del Novecento (Raoul Dufy e Thayaht) e contemporanei (Giò Pomodoro e Bruno Munari), che hanno trovato nel tessuto una forma espressiva della loro creatività;
Tessuti contemporanei: selezione, in collaborazione con il consorzio PratoTrade, di tessuti prodotti nel distretto pratese particolarmente significativi per innovazione tecnologica e gusto estetico;
Abiti e accessori: raccolta di indumenti che testimoniano l’evoluzione del costume a partire dal XVI secolo fino ai giorni nostri. Tra questi si ricordano in particolare alcuni esemplari realizzati per importanti produzioni cinematografiche con tessuti di produzione pratese;
Macchinari: telai manuali, follatrice, macchina battitora, strumenti di preparazione alla tessitura, come filatoi, incannatoi, orditoi, di manifattura italiana o, in alcuni casi, frutto di elaborazioni e di accorgimenti realizzati in loco per la produzione pratese;
Figurini di moda: raccolta di figurini maschili e femminili dalle principali riviste francesi e italiane pubblicate nell’XIX secolo;
Libri antichi
L’edificio che ospita il Museo del Tessuto è un monumento di archeologia industriale tessile, l’unico grande complesso produttivo ottocentesco ancora esistente all’interno delle mura trecentesche della città di Prato: la “Cimatoria Campolmi Leopoldo e C.”.
Del complesso architettonico il Museo del Tessuto occupa l’ala lunga occidentale (piano terreno e piano rialzato), per una superficie complessiva di 2400 mq. Il resto dell’edificio ospita la Biblioteca Comunale, insieme costituiscono un polo culturale di assoluto rilievo a livello regionale e nazionale.
Testi tratti dal sito del Museo
https://www.museodeltessuto.it
Museo del Tessuto
Via Puccetti 3 59100, Prato, Italia
Telefono: +39 0574 611503 Fax +39 0574 444585
Orario:
Martedì – giovedì: 10-15
Venerdì e sabato: 10-19
Domenica: 15-19
Chiusura biglietteria 45 min. prima
Aperture straordinarie per gruppi su prenotazione
20 Aprile chiuso
21 Aprile: 15-19
25 Aprile: 15-19
1 maggio chiuso
Informazioni
Via Puccetti 3 59100 Prato (PO) – Italia
Tel. +39 0574 611503
Fax +39 0574 444585
email: info (at) museodeltessuto.it
facebook: www.facebook.com/museodeltessuto
twitter: https://twitter.com/museodeltessuto