Treviso, le mura della città Buone pratiche per un bene comune

Sabato 8 giugno, dalle ore 10 alle 17.30, la Fondazione Benetton Studi Ricerche, in collaborazione con i Rotary Club della città di Treviso e l’Associazione Treviso sotterranea, propone una giornata di studio sulle mura di Treviso, per tener viva la discussione e la ricerca intorno a un bene comune che connota la storia e la forma della città, da intendersi anche come opportunità progettuale e politica.

Per questo, la giornata, a cura di Massimo Rossi, responsabile dell’area studi geografici della Fondazione, coinvolgerà non solo studiosi ed esperti che porteranno esempi e testimonianze di ambito italiano ed europeo, ma anche rappresentanti della pubblica amministrazione e di associazioni che confronteranno proposte e punti di vista sulla gestione.

«Le mura di Treviso hanno 500 anni e stanno attraversando una fase problematica della loro lunghissima storia; cosa possiamo fare come comunità attiva per restituire a questo organismo, che definisce la forma della città, un nuovo contesto storico, geografico, sociale?» Parte da questa riflessione Massimo Rossi che afferma «Le molteplici funzioni assunte dalle mura cittadine (difesa, mercato, passeggio, divertimento, barriera, ostacolo alla modernità, industria, parcheggio, spazio abbandonato, vuoto urbano) ne hanno affievolito l’identità, minando la loro riconoscibilità e di conseguenza la tutela. Ma per praticare la conservazione è necessario conoscere filologicamente le diverse età del nostro passato il che non vuol dire preservare con i vincoli, anticamera della museificazione dei luoghi, ma significa individuare le loro peculiarità per formulare e promuovere nuove modalità di trasmissione e contestualizzazione. Le ampie ricerche sui Luoghi di valore e sulla Urbs Picta svolte dalla Fondazione Benetton hanno evidenziato gli intimi legami tra comunità/persone e luoghi, che costituiscono la componente fondamentale e prioritaria del nostro rapporto con il mondo. La maggiore conoscenza, in questo caso delle mura, è garanzia di tutela e condizione necessaria per individuare nuove opportunità di stabilire legami sociali positivi e orientare scelte politiche consapevoli, pertinenti e innovative».

L’intenso programma dei lavori sarà suddiviso in due momenti.

La mattinata, coordinata da Massimo Rossi, ospiterà il saluto del sindaco di Treviso, Mario Conte; del direttore della Fondazione Benetton, Marco Tamaro; della presidente del Rotary Club Treviso, Marina Grasso; e del presidente del Rotary Club Treviso Nord, Luigi Gazzotti; ed entrerà nel vivo con gli interventi di esperti che porteranno gli esempi di città murate europee (Tessa Matteini, Università di Firenze) e italiane, come Roma (Rosario Pavia, Università di Chieti–Pescara), Ferrara (Romeo Farinella, Università di Ferrara) e Treviso (Simone Piaser, presidente Associazione Treviso sotterranea).

Nel pomeriggio, la giornalista Rai, Maria Pia Zorzi, condurrà il dibattito per stimolare la riflessione sul futuro delle mura cittadine trevigiane. Saranno presenti Sandro Zampese (assessore ai lavori pubblici del Comune di Treviso), Marco Tamaro, Giuseppe Rallo (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Venezia), Mara Manente (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, Venezia), Simone Piaser, Giorgio Andrian (Heritage expert).

Al termine della giornata, l’Associazione Treviso sotterranea organizzerà visite guidate alle mura.

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Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
Ingresso libero. Per ragioni organizzative si prega di comunicare la propria adesione tramite il modulo disponibile nel sito www.fbsr.it.
Agli architetti iscritti all’Odine che ne faranno richiesta saranno riconosciuti i crediti formativi.

Per partecipare alla visita guidata “Treviso sotterranea” delle 17.30 è obbligatoria la prenotazione, scrivendo a trevisosotterranea@gmail.com (indicando nome, cognome e numero di telefono) oppure telefonando al numero dell’Associazione Treviso sotterranea: T 393 8138381, il lunedì e il giovedì, dalle 18 alle 20.
Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, www.fbsr.it

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