Terminato il progetto Interreg Italia Austria Stream

Chiusosi ufficialmente con un evento on line durante le quali sono state tirate le fila di 3 anni di lavoro, il progetto Interreg Italia Austria Stream, volto a sviluppare il turismo sostenibile, la rigenerazione urbana e la promozione delle arti in aree montane, non si ferma.

I partner del progetto infatti – ovvero Comune di Tramonti di Sotto, Comune di Sarmede, Comitato provinciale UNPLI Treviso, Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, e RM Regionalmanagement Mittelkärnten GmbH – hanno sottoscritto un atto di impegno orientato a sostenere e supportare l’iniziativa e proseguire la promozione del programma culturale annuale condiviso realizzato allo scopo di rafforzare e proseguire la cooperazione. L’Atto prevede nel dettaglio i seguenti specifici impegni: garantire la sostenibilità dell’iniziativa; concertare e coordinare gli eventi culturali e di promozione turistica; promuovere iniziative di cooperazione transfrontaliera; promuovere scambi tra artisti.

“Si tratta di un passo molto significativo – afferma Alice Cleva assessora di Tramonti di Sotto – che esprime la piena riuscita del progetto e la validità della cooperazione. Un risultato importante, per il quale vorrei ringraziare per quanto fatto in valle Gal Montagna Leader che ha prestato assistenza tecnica specialistica, l’architetto Moreno Baccichet, che ha impostato e coordinato il lavoro di mappatura, l’architetta Annalisa Marini che ha curato l’analisi locale, la Pro Loco Valtramontina che ha seguito l’organizzazione degli eventi. Non va dimenticato il prezioso supporto per la parte amministrativa degli uffici comunali di Frisanco e di Tramonti di Sotto, che con le limitate risorse a disposizione di comuni così piccoli hanno saputo gestire un progetto transfrontaliero di una certa complessità”.

“All’inizio sembrava un’utopia trovare una linea comune tra località così diverse tra loro – commenta il sindaco di Sarmede, Comune capofila del progetto – ma ora abbiamo dimostrato che è possibile, puntando sul coinvolgimento della cittadinanza e partendo dal basso. Insieme è la parola chiave, per me”. Spezzare gli elementi gerarchici è stata una della linee seguite da Baccichet durante la mappatura di edifici, spazi e luoghi, che ha puntato a fare emergere “dismemorie, residui, disuso”, per riconquistare gli spazi. Gianluca D’Incà Levis, direttore di Dolomiti Contemporanee ha sottolineato l’importanza di costruire relazione e di ampliare il concetto di visita facendo un’esperienza dell’arte.

Da parte di Andrea Müller è emerso l’entusiasmo rispetto al laboratorio di mosaico tenuto a Sankt Veit an der Glan dalla mosaicista Carolina Zanelli, coinvolta anche nella realizzazione de Il filo di Mosaico a Tramonti di Sotto, che parallelamente ha sviluppato laboratori di ceramica e cesteria, senza dimenticare il FestinVal. La violinista Corinna Cancian, a Pieve di Cadore ha invece lavorato sul connettere la musica al territorio. Facendo sintesi delle esperienze fatte sono stati elaborati dei pacchetti turistici, illustrati da Valentina Colleselli. La prossima sfida sarà dunque quella di metterli a regime.

Clelia Delponte

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