Trentesimo anniversario del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore

Un calendario per ricordare che il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore compie trent’anni. “Questo sarà un Natale diverso per tutti noi – spiega Elena Maierotti, che ha proposto e realizzato il progetto, insieme a Daniela Zambelli, che, dallo scorso mese di ottobre ricopre il ruolo di direttrice – Il Museo ha voluto realizzare un calendario sperando che possa essere di buon auspicio per l’avvio dell’anno nuovo.

Abbiamo chiesto a Vito Vecellio, riconosciuto e bravo fotografo cadorino, di selezionare alcune delle sue immagini in cui lo sguardo avesse una particolare rilevanza: gli occhi, dunque, non gli occhiali. Ecco, quindi, un calendario un po’ diverso, per tornare alla vista, che è un bene così importante, e anche perché il Museo dell’Occhiale non è centrato solo sugli occhiali, e chi lo conosce lo sa bene. È anche un museo dedicato alla vista in senso più ampio, e quello che possiamo comunicare con i nostri occhi, in un tempo in cui ormai ci siamo abituati a schermare il nostro volto con le mascherine protettive, assume ancor più importanza”.

Un bel regalo per il Natale, realizzato grazie anche ad un contributo di Cortinabanca, che permetterà di sostenere il Museo e le attività che propone in un momento di difficoltà dovuto alla pandemia in corso. Chi fosse interessato all’acquisto potrà contattare direttamente il Museo all’indirizzo e.mail info@museodellocchiale.it.
La prima idea di istituire il Museo risale al 1956, quando, in concomitanza con i Giochi Olimpici Invernali a Cortina d’Ampezzo, fu inaugurata a Pieve di Cadore la prima “Mostra dell’occhiale attraverso i secoli”. L’esposizione venne poi riproposta nel 1959 all’Università di Padova. In quell’occasione, il curatore Enrico De Lotto auspicò l’istituzione di un Museo Nazionale dell’Occhiale in Cadore. La collezione era costituita dai materiali reperiti in Cadore e in area veneta dallo stesso De Lotto e da circa duecento pezzi acquisiti dall’ottico genovese Fritz Rathschuler.

Nel 1987 il Centro Servizi Occhialeria, grazie al sostegno finanziario della Regione del Veneto e tramite la Comunità Montana di Centro Cadore, acquistò la collezione dell’ottico belga Georges Bodart: milleseicento pregevoli pezzi tra occhiali, lenti, astucci, binocoli, insegne, cannocchiali, ventagli, statuette e volumi d’epoca, provenienti soprattutto dalla Francia. L’acquisizione fu possibile anche grazie all’impegno di Vittorio Tabacchi, allora presidente della SAFILO, appassionato collezionista di occhiali, che si attivò per l’acquisizione anche di altre importanti collezioni. Ci volle comunque l’azione congiunta della Regione del Veneto, della Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno Ancona, della Comunità Montana Centro Cadore e di altri enti e associazioni, tra le quali l’ANFAO, il Banco Ambrosiano Veneto, la Camera di Commercio di Belluno, il Consorzio Occhialerie Bellunesi, la Provincia di Belluno, la SIPAO e la Banca Popolare di Novara, per consentire, nel 1990, l’inaugurazione del Museo dell’Occhiale.

La gestione del Museo venne affidata al Centro Servizi Occhialeria fino al 1996, quando fu istituita la Fondazione Museo dell’Occhiale Onlus. Il Museo, dal 2007 ospitato nella sede di palazzo Cos.Mo, come allora, anche oggi ha il compito di raccogliere, studiare e conservare il patrimonio di oggetti, immagini, testimonianze scritte e orali riguardanti la storia dell’occhiale e di altri strumenti ottici nelle sue diverse declinazioni, e di documentare lo sviluppo dell’industria dell’occhiale in Cadore e nella Provincia di Belluno.

Il Museo conserva alcuni reperti veramente eccezionali, realizzati con materiali particolari e impensati: occhiali ricavati da fanoni di balena, cannocchiali in avorio intagliato e istoriato, quasi a sembrare un merletto, piccoli occhialini inseriti alle estremità di ventagli o nell’impugnatura di bastoni da passeggio. E poi occhiali da cappello o da parrucca, in utilizzo quando le aste rigide non erano ancora state inventate. La sorprendente storia dell’occhiale merita di essere scoperta poco a poco, attraversando in successione la varie sale espositive del Museo, non appena potrà essere riaperto al pubblico.

Indirizzo e.mail: info@museodellocchiale.it
Telefono: 0435.500213

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.