Ponte della Priula: tributo pittorico dell’artista Andrea Sossai a mongignor Francesco Toffoli (TV)

Nel segno dell’arte, della cultura, della carità. Così Ponte della Priula rivive il ricordo di monsignor Francesco Toffoli, scomparso il 4 gennaio 2021. L’arte è quella del pittore pontepriulese, Andrea Sossai, autore, in questi mesi, di un dipinto omaggio al sacerdote, nato a Scomigo nel 1940, che guidò dal 1982 al 2018 la parrocchia di san Carlo Borromeo e tanto fece per la crescita della sua comunità cristiana.

La cultura è quella dei co-protagonisti, accanto a don Francesco, dell’opera, 10 autentici maestri di fede e di pensiero per il sacerdote. Compagni di viaggio, che ne hanno ispirato l’apostolato e il cammino evangelico: Laura Vicuña; Fëdor Dostoevkij; John Henry Newman; Pavel Aleksandrovi? Florenskij; Romano Guardini; Martin Buber; Madeleine Delbrêl; don Lorenzo Milani; Jorge Luis Borges; santa Teresa di Lisieux.

La carità è quella della dimensione missionaria, instillata e diffusa tra i giovani, con il suo messaggio di fraternità e di accoglienza verso gli ultimi ei diseredati di tutto il mondo. Del Sud America, specialmente: quell’Argentina lontana ma vicina nel cuore, con i Barrios, i Comuni disagiati di Santiago del Estero, città gemellata con Ponte della Priula dal 1993, dove don Francesco motivò molti giovani parrocchiani a scoprire la profondità spirituale della missione. Quel “Vangelo sul campo e in azione”, come amava ripetere spesso. Fin dal titolo scelto dall’artista per il tributo “Come in uno specchio (fra le rifrazioni del tempo di una vita donata)” si comprende come l’iniziativa nasca con un duplice scopo. Esprimere riconoscenza sincera verso un pastore che non si è risparmiato nell’affetto per la sua comunità di fedeli. Raccontare don Francesco Toffoli nella preziosità di persona consacrata, colta, figurativamente, nel riflesso in uno specchio, metafora del viaggio terreno ed esistenziale compiuto, dove si rifrangono, accanto a lui e alle spalle, personaggi ed esperienze decisive per la sua formazione religiosa, pastorale, umana.

“All’indomani della scomparsa di don Francesco, che amava moltissimo la pittura e la musica, ho sentito immediato l’impulso di realizzare un’opera pittorica per ringraziarlo di quanto fosse stato determinante, fin da adolescente, il suo apporto alla mia crescita di uomo e di artista- spiega l’autore Andrea Sossai- e ho trovato una collaborazione speciale, sentita e molto attiva da tutti i miei compaesani”. Ecco allora svelarsi nei numerosi dettagli pittorici, alcuni più definiti e marcati, altri più suggestivi ed evocativi il compendio, la summa, delicata e intensa nel contempo, di una vita, spesa al servizio del progetto e della volontà di Cristo. Al centro dell’opera circolare a olio, inscritta in un pannello ligneo di forma quadrata, 100 x 100 cm, spicca monsignor Toffoli in abiti liturgici, che porge la mano destra a un fanciullo sorridente, dallo sguardo vivace e dai piedi nudi e anneriti: un piccino argentino di 4/5 anni, che Andrea conobbe e fotografò veramente nel 1996, in Argentina, quando giunse nel Barrio 8 de Abril.

I bambini e le missioni, futuro e condivisione insieme, un legame molto forte nell’animo del sacerdote: un legame tutto condensato in quel tenero gesto. “Quel bimbo che ci guarda felice pur nella sua povertà rappresenta, simbolicamente, tutti noi della comunità- sottolinea Andrea- che don Francesco prese per mano nel 1982 e accompagnò verso la pienezza e la crescita cristiana”. Subito al suo fianco, riconosciamo due Santi fondamentali, due Fari illuminanti per il magistero ecclesiastico del sacerdote: san Domenico di Guzman e santa Caterina da Siena, dipinti a figura intera, per evidenziarne il ruolo incisivo nel magistero di monsignor Toffoli. A contorno si dipanano, più sfumati, i visi dei numerosi personaggi già citati, autentici mentori per il sacerdote, che dagli scaffali della sua variegata libreria gli parlavano, a gran voce, di principi morali, scelte e azioni significative. Su tutto vigila e protegge il Cristo, artisticamente ispirato al Crocifisso presente sopra l’altar maggiore del Tempio Votivo pontepriulese.

A completamento dell’opera Andrea Sossai ha eseguito anche quattro formelle decorative, disposte negli angoli corrispondenti della tavola quadrata, che rappresentato i quattro interventi cardinali dell’apostolato di monsignor Toffoli: il mondo dello Scoutismo e delle associazioni; i campi scuola di Borgo Valsugana e il pellegrinaggio ecumenico, anche all’estero, in Crimea, presso il Santuario della Resurrezione di Cristo; le missioni in Argentina con la tipica casetta dei Barros; il Tempio Votivo, la “sua” chiesa per 36 anni e l’Oratorio parrocchiale, fortemente voluto e realizzato negli anni Novanta. Benedetta da don Andrea Sech, domenica 26 settembre, l’opera è piaciuta molto e ha commosso i numerosi parrocchiani accorsi alla presentazione pubblica. “Trovo l’omaggio di Andrea Sossai molto toccante e molto fedele alla personalità di don Francesco- afferma Claudia di Ponte della Priula, collaboratrice parrocchiale- ha saputo cogliere tutta la poesia, la sensibilità e la fantasia che contraddistinguevano il nostro parroco”.

Il quadro sarà visibile in chiesa per qualche giorno. In seguito verrà collocato, “A perenne memoria”, in una delle sale principali dell’oratorio. Per chiunque lo desiderasse, esiste una breve pubblicazione, non in vendita ma a offerta liberta per beneficenza, che analizza tutte le fasi di gestazione e realizzazione dell’opera e può essere richiesta all’autore: info https://www.andreasossai.it o andreasossai@tiscali.it

Elena Pilato

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