Tutti gli articoli di Elena

In mostra la collezione d’arte di Ivo Soldini a Rancate (CH)

La mostra, ideata da Mariangela Agliati Ruggia e curata da Simona Ostinelli con il coordinamento di Alessandra Brambilla, presenta la collezione di opere dello scultore e pittore Ivo Soldini (Lugano, 1951) composta da dipinti, sculture e grafiche raccolte in più di trent’anni. La raccolta è incentrata prevalentemente sulla pittura ticinese fra Ottocento e Novecento, ma rivolge anche un’attenzione particolare agli artisti confederati, italiani e internazionali. Un piccolo tesoro nascosto e disseminato nei diversi ambienti di Casa Soldini a Ligornetto, noto fino ad oggi solo agli amici e frequentatori dell’abitazione. Continua la lettura di In mostra la collezione d’arte di Ivo Soldini a Rancate (CH)

Mauro Capitani and Friends in mostra a Bassano (VI)

Mauro Capitani, classe 1949 di San Giovanni Valdarno (Ar), si è formato Istituto d’Arte prima e, in seguito, in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Capitani è un artista poliedrico, abile nel variare registro e affrontare più temi come il nudo femminile, interpretato secondo linee morbide e sensuali, il paesaggio, talvolta quasi astratto, fino alle profonde interpretazioni del sacro con la Natività nella chiesa di S. Teresa di Lisieux (S. Giovanni V.no), la Resurrezione di Anciolina (chiesa di S. Michele Arcangelo) e il Cristo e i primi quattro apostoli di Rimini (chiesa di S. Maria in Celle). Continua la lettura di Mauro Capitani and Friends in mostra a Bassano (VI)

Tra veli di tulles color pastello e passi di arabesques, ecco a voi il Padre pittorico delle Ballerine: Monsieur Edgar Degas!!

Edgar Hilaire Germain Degas (1834-1917), noto come uno dei pochi se non l’unico impressionista che ai fiori e ai giardini “en plein air” preferiva le ballerine dai colori pastello e i ridotti dei teatri dell’Opera, amava ripetere che in pittura bisognava “stregare la verità”: un principio che, chiaramente, non deve essere interpretato in chiave esoterica, mistica o simbolista. Piuttosto lo si deve leggere nella chiave parnassiana che ne dette il poeta francese Paul Valery, nel senso cioè di raggiungere la verità nello stile e lo stile nella verità. L’atto di “stregoneria poetica” consisterà, dunque, soltanto nella metamorfosi del dato occasionale o realistico in motivo unico ed assoluto, come fa del resto l’artista Degas: nel far divenire eterno il presente, traducendo la sua immagine in forma, portandola dalla dimensione esistenziale del tempo a quella estetica dello spazio. Continua la lettura di Tra veli di tulles color pastello e passi di arabesques, ecco a voi il Padre pittorico delle Ballerine: Monsieur Edgar Degas!!

Simbolo eccelso della civiltà moderna: ecco a voi il David di Michelangelo!

Scrive il Vasari nelle celebri “Vite”, estasiato di fronte a tanta mirabile maestria, che il Buonarroti con tale capolavoro “ha tolto il grido a tutte le statue antiche o moderne, greche o latine che fussero”. Un impianto classico a tutto tondo, che vibra di un ideale di perfezione e potenza assoluti, così armoniosamente coesistenti, da divenire un’icona di bellezza suprema oltre che un simbolo eterno della città di Firenze. Continua la lettura di Simbolo eccelso della civiltà moderna: ecco a voi il David di Michelangelo!

La figura controversa e affascinante della Monaca di Monza

Domenica 25 novembre 1607 suor Virginia Maria de Leyva, che i posteri conosceranno come la Monaca di Monza ovvero la Gertrude dei “Promessi Sposi”, viene arrestata su ordine del cardinale Federico Borromeo, arcivescovo di Milano. Due giorni dopo comincerà il processo. Si susseguono i colpi di scena burocraticamente registrati negli atti: due principali complici fuggono, l’amante della monaca Gio. Paolo Osio (con cui concepì “un putto nato morto e una femmina”, violando la clausura) cercò di far sparire due delle scomode testimoni gettandone una nel Lambro e un’altra in un pozzo profondo fuori Monza. Di più: si ritrovano i resti di una ragazza assassinata dall’amante di Virginia Maria in precedenza, mentre lo stesso Osio dalla latitanza scrive una lettera al Borromeo per scagionare l’innamorata. Continua la lettura di La figura controversa e affascinante della Monaca di Monza

…E Tiziano inventò il colore!!!

Correva l’anno 1514 e messer Tiziano Vecellio, che già respira da alcuni anni aria lagunare, regala al panorama artistico europeo una tela destinata a tracciare un solco indelebile, lungo i binari della storia dell’arte rinascimentale e, non solo. Si tratta della composizione monumentale, stesa ad olio e con una padronanza cromatica mai riscontrata fino ad allora sulle scene, celebre per il titolo, di matrice settecentesca, “Amor sacro e Amor profano”: tela sontuosa, seducente, capace di rubarvi gli occhi fin dal primo sguardo, per la sua potenza e leggiadria espressiva, fuse insieme, con quella maestria insuperabile, che solo l’impareggiabile Tiziano riesce a raggiungere, senza sbavature e sforzo alcuno. Continua la lettura di …E Tiziano inventò il colore!!!

Il possente Mangart e la Valle delle Cento Cascate

Fu nel lontano 1794 che un turista per primo mise piede sul monte Mangart, 2678 metri d’imponenza massiccia sul livello del mare. Il primo straniero a salirvi, fu il conte Hohenwarth, vicario del vescovo Salm di Gurk nella Corinzia austriaca, l’uomo che tra i primi salì sul famoso monte Grossglockner. Le fonti scritte, però non fanno riferimento ai bracconieri e ai pastori che già secoli primi avevano conosciuto alla perfezione ogni palmo del monte Mangart. Il massiccio si eleva sul punto d’intersezione di varie nazioni e ne è testimone la storia legata al monte. Continua la lettura di Il possente Mangart e la Valle delle Cento Cascate