Tutti gli articoli di Elena

I gioielli di Daniela e Marzia Banci in mostra a Palazzo Zuckermann (PD)

L’esposizione delle orafe Daniela e Marzia Banci, aperta dal 24 febbraio all’8 aprile 2018 presso Palazzo Zuckermann, s’inserisce tra i progetti di valorizzazione del gioiello contemporaneo, nell’ambito di una ricognizione che prosegue in città da decenni ed è promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura. Continua la lettura di I gioielli di Daniela e Marzia Banci in mostra a Palazzo Zuckermann (PD)

Alla Galleria Alberta Pane una Collettiva omaggio per la “Ginestra” di Giacomo Leopardi (VE)

La Galleria Alberta Pane è lieta di presentare, per la sua terza mostra nello spazio espositivo veneziano, una collettiva che vede protagonisti cinque artisti di rilievo internazionale: Ismaïl Bahri (Tunisia, 1978), Charbel-joseph H. Boutros (Libano, 1981), Paul Hage Boutros (Libano, 1982), Christian Fogarolli (Italia, 1983) e Marco Godinho (Portogallo, 1978). Gli artisti sono stati invitati a riflettere su “La Ginestra”, testamento poetico di Giacomo Leopardi, evidenziandone, secondo sensibilità differenti e al tempo stesso affini, il valore contemporaneo del canto, mediante installazioni, video e fotografia. Continua la lettura di Alla Galleria Alberta Pane una Collettiva omaggio per la “Ginestra” di Giacomo Leopardi (VE)

“Voglio morire come città, per rinascere come uomo”: la sfrontatezza talentuosa di Henry Miller!

Un solo nome, scomodo e scottante, della narrativa moderna mi viene in mente che si possa accostare, in sede artistica, alla visione cimiteriale e infernale dei pittori gotici e di Hieroymus Bosch, con le sue composizioni brulicanti di grani disparati e disperati di bruttezza, magnificati da una sorta di microscopio morale superiore. Quel nome è Henry, al secolo Henry Miller, nato nel 1891 a Yorkville, nei pressi di New York, profeta anarchico dello sconvolgimento dei sensi e, creatore di fiori letterari piantati nel fango, contaminato e osceno, di una società putrefatta nelle idee ancor prima che nelle carni. Fiori non privi di supremi petali di verità e di profondità dell’umano vivere ed essere. Continua la lettura di “Voglio morire come città, per rinascere come uomo”: la sfrontatezza talentuosa di Henry Miller!

Benvenuta Signora Dalloway! Qui nessuno ha paura di Virginia- Clarissa Woolf!

L’eterea Virginia Woolf!

Il 28 marzo 1941, Virginia Woolf esce dalla sua casa di campagna nel Sussex e, giunta sulla riva del piccolo fiume che scorre lìvicino, deposita cappello e bastone da passeggio, entra nell’acqua e si lascia affogare, quietamente. C’è chi sostiene che, per non lasciare nulla al caso, avesse riempito le tasche di sassi. Questa fine, studiata si direbbe con una certa cura per i particolari, non può venire brutalmente archiviata, come frutto di un’ennesima crisi depressiva, anche se è vero che fin dall’adolescenza la Woolf aveva subito ricorrenti crisi nervose e che la guerra, con la sua lunga sequenza d’incursioni e distruzioni, può aver contribuito alla sua decisione di abbandonare per sempre la realtà . Continua la lettura di Benvenuta Signora Dalloway! Qui nessuno ha paura di Virginia- Clarissa Woolf!

Fuori i colori, dentro i dolori: la vita grintosa e sofferta della compañera Frida Kahlo!

Frida Kahlo!

Improvvisamente, sul finire del secolo scorso, al di là dell’Oceano, nella costa orientale degli States dove l’Arte la si fiuta e la si corteggia, con frenesia, prima che altrove, scoppia e s’impone la “bomba Frida”. Alla fine del 1990, New York è tappezzata in ogni suo angolo di manifesti, che raffigurano le sue opere variopinte e carnali. Le mostre sulla “Palomita” messicana si susseguono. Un suo autoritratto viene venduto da Sotheby’s per oltre un milione e mezzo di dollari. I giornali di tutto il mondo parlano di lei: “la grande Frida”, “la nuova regina di New York”, l’ “artista degli anni ’90”. A Hollywood si progettano film sulla sua vita. Le sue biografie vendono migliaia di copie. Continua la lettura di Fuori i colori, dentro i dolori: la vita grintosa e sofferta della compañera Frida Kahlo!