Tutti gli articoli di Elena

Il Commissario Maigret al mare: vacanze con delitto.

Le vacanze di Maigret

Lo so, sembra incredibile, ma anche l’infaticabile commissario Maigret si abbandonava ogni tanto al piacere di qualche sogno. A Parigi, nel suo ufficio al Quai des Orfèvres, gli capitava d’immaginare giornate senza impegni, ore libere e vuote, la calda luce dell’agosto vacanziero, la vista serena del mare, soprattutto nell’ora in cui diventa più pallido e, come scrive la penna inimitabile di Simenon, “sembra rabbrividire prima dell’avvampare del tramonto”. Il sogno, quell’anno, si era avverato. Maigret e la signora Maigret si trovavano finalmente a Les-Sables-d’Olonne, una stazione balneare della Vandea. Continua la lettura di Il Commissario Maigret al mare: vacanze con delitto.

Il figlio del Mito classico che dipingeva fuori dal tempo: Puvis de Chavannes.

L’eternità gli scorreva nelle vene e, con essa, un amore totalmente ricambiato per il respiro antico del Tempo dorato, popolato dai Miti e dai Sogni. Relegato nell’immobilità immeritata del passato, in realtà  fu, per certi non trascurabili aspetti, un “padre” segreto della modernità pittorica di maggior richiamo. Il ventesimo secolo, forse nella totale inconsapevolezza e cecità data da un rombante progressismo, aveva un padre nascosto, incisivo e sorprendente, in Pierre Cècil de Chavannes (Lione 1824-Parigi 1898), che rappresentò la fine della Belle èpoque nel nome di un classicismo puro, al di fuori del tempo, ispirato all’universalità razionale di Piero della Francesca e della sua “pittura eterna”. Continua la lettura di Il figlio del Mito classico che dipingeva fuori dal tempo: Puvis de Chavannes.

Man Ray: l’occhio artistico che adorava le labbra e i nudi femminili.

Man Ray, pittore e fotografo statunitense, aveva in realtà, un pesante nome e cognome, Emmanuel Radnitzsky, che gli veniva da un padre ebreo ucraino trapiantato negli Usa e, nell’idea di spianarlo in una formula più accessibile, ovvero nella versione “Man Ray”, è quasi da vedere il primo intervento espressivo di stile Dada dell’artista, laddove per Dada s’intende un movimento artistico dell’Avanguardia europea dei primi del Novecento, che rifiuta ogni atteggiamento razionalistico, s’accompagna alla dissacrante negazione di forme e significati ed, è caratterizzato dal principio della casualità e dell’attribuzione di un nuovo valore, ad oggetti trovati nella quotidianità e decontestualizzati. Continua la lettura di Man Ray: l’occhio artistico che adorava le labbra e i nudi femminili.

…E venne il tempo della Paloma Bianca di Rosetta Loy.

“Ahi, Paloma”

Un accogliente albergo in montagna, un campo da tennis, piccoli e sfuggenti amori, le parole sperse al vento sui sentieri di una villeggiatura di tanti anni fa. “Come se quel mese di agosto avesse segnato lo spartiacque, fra il calmo fluire dell’infanzia e l’accavallarsi disordinato e prorompente di nuovi sentimenti”. Eccolo l’incipit, denso di attesa e di sorprese, del godibilissimo ed acre, nel contempo, romanzo di Rosetta Loy, dal titolo assai nostalgico “Ahi, Paloma” (pp. 64, casa editrice Einaudi, costo 5.16 euro), agile volumetto, che non si limita a raccontare il passaggio esistenziale, che infinite generazioni al mondo hanno vissuto e seguitano a vivere, ma si addentra anche in un’epoca di timori, incertezze e perplessità . Continua la lettura di …E venne il tempo della Paloma Bianca di Rosetta Loy.

Giù le mani, Monsieur Napolèon, da Messer Leonardo da Vinci!

Francia, inizi Ottocento, i predatori per eccellenza del nostro patrimonio artistico, ovvero i nostri cugini d’Oltralpe, i sudditi di Sua Maestà, l’Empereur Napolèon, colpiscono ancora. E lo fanno, alzando il tiro sul maggior Emblema culturale e scientifico che l’Italia abbia donato al mondo, ovvero Messer Leonardo da Vinci. Ma come avvenne che il borioso Napoleone ardì di compiere un furto siffatto? Ebbene, miei appassionati lettori, prestate attenzione ai fatti curiosi ed inediti, in cui ci addentremo fra poco e, scoprirete che si poteva beffare e schernire anche l’arrogante avidità del “piccolo” Corso, affammato d’ambizione e di potere. Continua la lettura di Giù le mani, Monsieur Napolèon, da Messer Leonardo da Vinci!

Il “Peter Pan” innamorato di Andrea De Carlo con il suo “Nel momento”.

Nel momento di Andrea De Carlo

Trovatevi un bel prato fiorito, miei incrollabili “degustatori” della parola scritta, magari alle pendici di vette mozzafiato e, concedetevi attimi di silenzio in compagnia del fantastico romanzo di Andrea De Carlo, “Nel momento” (casa editrice Bompiani, pp. 222, costo 8.00 €): il tempo attorno a voi si azzererà e, vi sembrerà di partire per un lungo ed affascinante viaggio, dentro voi stessi, condotti da uno scrittore, De Carlo, che sa farsi apprezzare all’istante, in un crescendo travolgente di sensazioni. Continua la lettura di Il “Peter Pan” innamorato di Andrea De Carlo con il suo “Nel momento”.

Un piccolo gioiello intinto nel Giallo di Mickey Spillane.

Piccolo Mostro

Negli ultimi tempi, si sa, l’editoria più cieca sta gettando sul mercato, con ansia e con noncuranza, autori di gialli, polizieschi e thriller in generale, nella speranza, molto spesso illusoria, di trovare il nuovo Simenon. I risultati, ahinoi, non sono certo esaltanti ed incoraggianti per i patiti del genere e non solo, sia per quanto riguarda l’estero (eccezion fatta per lo svedese Mankell, davvero una giallista di razza superiore), che per quanto riguarda casa nostra (ai primi posti rimangono le riedizioni dell’ottimo Scerbanenco). Tali riserve verso una possibile alba rigeneratrice ed una nuova era del giallo, vengono sfatate se ci s’imbatte in autori di rango come Mickey Spillane, newyorkese ricco di potenza espressiva come il fascino secco e nervoso della sua città, di cui Garzanti ci propone, nella collana “Elefanti”, quel piccolo gioiello d’intrighi e di passioni che è “Piccolo Mostro” (pp. 216, casa editrice Garzanti, costo 7.23 €). Continua la lettura di Un piccolo gioiello intinto nel Giallo di Mickey Spillane.

McEwan e il crimine dell’immaginazione infantile.

espiazione

Al pari di certi sogni indelebili e vividi ancora al risveglio, alcune immagini che si trovano nei libri, nei libri di qualità, restano impresse nella memoria come se le avessimo vissute, in prima persona, con un coinvolgimento totale, nella difesa dei più deboli e dei più condannati. Questo romanzo, tenebroso ed intenso, dell’inglese Ian McEwan, dal titolo “Espiazione” (pp.390, casa editrice Einaudi, costo 18.00 €), uno dei grandi autori della contemporaneità, si concentra attorno ad una scena-madre: un ragazzo ed una ragazza vicini alla fontana di un’antica villa inglese, ovvero il “casus belli” dell’opera stessa. Continua la lettura di McEwan e il crimine dell’immaginazione infantile.