Undicesima tappa del Cammino delle Pievi, da Sauris di Sotto al Rif. Ten. Fabbro

Sabato 10 agosto 2019 con partenza alle ore 9:00, da Sauris di Sotto ci si porta a Sauris di Sopra seguendo il sentiero che si tiene alla destra orografica della strada (1400 m, 1 ora e 10 min).

A Sauris di Sopra, all’altezza della fontana del borgo (fermata della corriera) si prosegue a destra per immettersi poco dopo, all’altezza del parcheggio, sulla strada che con numerosi tornantini fa rapidamente guadagnare quota (segnavia CAI 204) fino a Sella Festòns (1860 m, 1 ora e 45 min, punto panoramico sui laghetti e segnavia del Sentiero della Fede che porta da Sauris al Santuario di Maria Luggau in Austria).

Terminata la prima parte faticosa dell’itinerario, la strada prosegue ora in traversata (segnavia CAI 205, tenere la sinistra ai due bivi iniziali) e presenta solamente lievi saliscendi fino alla Casera Rioda (1784 m, 1 ora). Alla casera si abbandona il segnavia CAI 205 e si prosegue a sinistra lungo un ripido sentiero di collegamento che permette di superare Forcella Rioda (1946 m, 30 min).

Dalla forcella il sentiero spiana nuovamente e dopo circa trecento metri incontra il segnavia CAI 206 che si segue verso destra fino alla Sella di Rioda (1800 m). Proseguendo, ancora verso destra, si percorre un tratto della strada che da Sauris sale a Casera Razzo (1739 m, 1 ora e 20 min). Dalla casera si prosegue verso sinistra sulla strada regionale 619 che porta al Rifugio Tenente Fabbro (45 min).

Informazioni aggiuntive

Tra Sauris di Sopra e Sella Festons si attraversano nel primo tratto ex prati ora ricolonizzati dal larice per poi entrare in un bosco misto di abete rosso e faggio. Con l’aumentare della quota si passa a boschi radi di larice (esemplari di larice con più cime, fenomeno dovuto alle abbondanti precipitazioni nevose) con qualche esemplare di abete rosso, aree in passato pascolate e falciate, fino ad arrivare nelle zone meno pendenti adibite a pascolo d’alta quota con ovini.

Traversando dalla Forcella prevale, lungo i versanti settentrionali, una copertura di ontano verde accompagnato da numerose specie nitrofile a megaforbie (felci, cicerbita alpina, adenostile). Nelle aree pianeggianti non pascolate crescono tappeti di brughiera alpina a rododendro ferruginoso, mirtilli e qualche esemplare di salciagnolo, larice e abete rosso. Negli impluvi ricchi di azoto crescono abbondantemente rabarbaro alpino, felci e ortiche. La zona è habitat ideale per ungulati (caprioli, cervi) e, in periodo primaverile, arena di canto del gallo forcello (si notano numerose postazioni di caccia).

Attorno ai pascoli di Malga Rioda la presenza di terreno impermeabile e le abbondanti precipitazioni formano laghetti e torbiere nelle piccole depressioni del terreno. Si attraversa una fitta ontaneta a megaforbie e si raggiunge Forcella Rioda. Nel tratto verso Casera Razzo si nota la differenza tra i versanti settentrionali, più umidi, ad ontano e megaforbie e i versanti meridionali, più caldi, ricchi di specie pabulari (quelle consumate dagli animali) colorati da bellissime fioriture montane con giglio martagone, arnica montana, scorzonera purpurea.

L’area meridionale tra il Monte Palone e il Monte Pezzocucco è interessata da un esteso fenomeno franoso di epoca remota che interessa periodicamente la strada Sauris-Casera Razzo. Dopo un ultimo tratto in discesa tra faggi e abeti rossi si attraversano i pascoli di Casera Razzo e su strada asfaltata si raggiunge l’omonima casera e quindi il Rifugio Tenente Fabbro.

nota vicino caccia: Siamo nei territori dell’Azienda faunistica “Val Pesarina”.
Lungo la cresta si ha una panoramica verso la Sella di Lavardet e sul “Bosco Casali” ex proprietà dell’omonima famiglia di Pieria portato in dote matrimoniale alla Regola di Laggio.
Nell’ultimo tratto si può osservare il gruppo dei Brentoni e la val Frison. Siamo in Veneto.

Evento segnalato dal sito web: http://www.camminodellepievi.it/

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